Tutto aumenta in Italia. A questa regola non potevano mancare i finanziamenti all’editoria passati dai 137 milioni di euro del 2013 ai 175 del 2014. E’ la famosa spending review di Capitan Findus Letta. Le regole di mercato infatti per i partiti e per i giornali non si applicano mai.
Da oggi inizia un viaggio indimenticabile nei bilanci dei giornali assistiti. Il terzo quotidiano in classifica per accesso alla greppia dei soldi pubblici nel 2012 è stato L’Unità con 3.615.894 di euro. Iniziamo da questo glorioso foglio la lettura dei bilanci. L’Unità, o Nuova Iniziativa Editoriale s.p.a., disponeva nel 2012 di 85 dipendenti di cui 1 dirigente, 23 impiegati e 61 giornalisti (2,6 giornalisti per impiegato). La media vendite del 2012 sul 2011 è diminuita del 19% con una perdita di 7.529 copie, passando da 38.656 a 31.127. Anno su anno i ricavi delle vendite e delle prestazioni sono scesi a 12.023.088 euro rispetto a 15.189.629. La perdita, a livello di risultato netto dopo le imposte, nonostante i generosi finanziamenti pubblici, è stata di 4.637.124. L’Unità è come un calabrone, non si sa come faccia a volare, ma non fallisce mai, come qualunque società non assistita avrebbe fatto da tempo.
Nella relazione sulla gestione e sull’andamento economico e finanziario dell’esercizio 2012, a scusa del disastroso bilancio, l’Unità ci svela un segreto che finora era stato taciuto ai suoi lettori da sempre illuminati dalla luce in fondo al tunnel prima di Monti, sostenuto dal pdexmenoelle, e poi da Capitan Findus Letta, c’è la crisi!
“Il quadro economico del paese continua ad essere poco rassicurante. Le stime sulla crescita del PIL nel 2012 e nel 2013 sono state più volte riviste verso il basso e i provvedimenti sulle recenti manovre fiscali e finanziarie incideranno pesantemente sui consumi interni e sul mercato del lavoro“.
L’Unità si è anche accorta del web:
“L’era digitale, dominata dall’esplosione del web e da possibilità pressoché illimitate di veicolazione di notizie, immagini, suoni, rappresenta un cambio di paradigma sia nella produzione che nella fruizione di informazioni“.
Come uscire dalla crisi? La pronta risposta dell’Unità si chiama “PD Kiosk” “rispetto alla quale è già stato concluso un accordo triennale con minimo garantito da parte del PD (con che soldi? quelli dei finanziamenti pubblici? ndr), e sono allo stato dei fatti in corso trattative con Coop, CGIL, Unipol ed altri importanti players d’area che potranno mutuare la versione dell’hub, originalmente pensata per i tesserati del Partito Democratico“.
L’Unità ha del resto tutti numeri per farcela, in particolare nel mondo digitale, come riportato da Innova et Bella “Nello studio “Facebook Best Newspapers 2011” pubblicato nel mese di giugno 2012 a cura di Innova et Bella, il sito del giornale si è posizionato al secondo posto dopo quello del Corriere della Sera nel panorama italiano e al sesto posto in termini assoluti a livello mondiale in termini di qualità, pratiche relazionali e iniziative“.
Un radioso futuro aspetta l’Unità, con i minimi garantiti del PD e i massimi garantiti di Letta. Ad maiora.
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