Il Sikkim, il secondo stato più piccolo dell’India, negli anni si è fatto conoscere per la spiccata coscienza ambientale, la diversità etnica e il turismo. È anche lo stato con le persone più istruite della Terra, con un tasso di alfabetizzazione del 98%. Inoltre, negli ultimi due decenni, le politiche dello stato sono state attuate per ridurre la povertà, che attualmente si trova al di sotto dell’8% (da un 41,4% nel 1994).
Il Sikkim Democratic Front (SDF), il partito democraticamente eletto che governa lo stato dal 1994, ha annunciato il reddito di base universale nel suo programma, per le elezioni del 2019, e intende implementarlo entro il 2022. Non come un test pilota, come avviene in alcuni stati, ma come una vera e propria realtà.
Per quanto riguarda il finanziamento del reddito di base, i funzionari della SDF stanno prendendo in considerazione i proventi della produzione di energia in eccesso (dall’idroelettrico) e le entrate del turismo, nonchè una ristrutturazione al sistema fiscale con un reindirizzamento dei costi dei programmi di assistenza sociale.
A proposito di questa notizia l’attivista Scott Santens ha scritto su Twitter : “Ciò che rende questa notizia così importante è il fatto che si stia parlando di universalità completa. Questa notizia che arriva dal Sikkim è il vero reddito universale”.