Nel video il duro intervento dei consiglieri M5S in Consiglio Comunale a Genova
“Con una mozione a favore delle Grandi Opere Inutili (chiamate infrastrutture), ancora una volta a Genova assistiamo allattacco del partito del cemento che in nome del progresso e dello sviluppo vuole sgomberare il campo dai possibili dubbi sulla realizzazione della Gronda autostradale di Ponente.
Un nuovo tratto autostradale definito dall’amministratore delegato di SPEA Castellucci come lo scavo più grande del mondo,unenorme cantiere per realizzare 42 km di gallerie (pari a 4 trafori del Monte Bianco), 4 km di viadotti ed 11 km di innesti allaperto ed in galleria,10 milioni di metri cubi di smarino (terra di scavo) provenienti dagli scavi,dei quali 5 milioni contenenti amianto (certificato da sondaggi eseguiti dalla società Autostrade). Come se non bastasse, ci mettiamo anche il Terzo Valico Ferroviario verrà a costare solo 6,2 miliardi di euro. La Liguria è la regione italiana con maggior indice di consumo di territorio : 69 km di autostrade ogni 100 km quadrati di superficie regionale (indice 0,0069); per il Comune di Genova lindice è addirittura 0.173: 42 km di tratte autostradali su 243 km quadrati. La vecchia classe politica continua a sostenere la cementificazione del territorio come un bisogno della gente, promuovendo falsi percorsi partecipativi, mimando malamente la democrazia partecipata o il dibattito pubblico.
Il 18 settembre 2012 in Consiglio Comunale a Genova il MoVimento 5 Stelle ha portato con forza in aula le ragioni e i dati che provano la completa inutilità della nuova infrastruttura autostradale, evidenziando i grossi rischi sulla salute dei cittadini, derivanti dalla cantierizzazione dellopera in mezzo alla città.
Sorprendenti sono state le argomentazioni dei paladini del cemento che tra le file del Pd, Pdl, Idv, Udc hanno acclamato una voglia di rinascita della città misurata in corsie autostradali, gallerie, viadotti, promettendo posti di lavoro per tutti e auspicando flussi di denaro che non debbano interrompersi. Percorsi ormai avviati, dicono, per dare continuità a quella vecchia politica che sta consumando il nostro territorio e stringendo sempre più Genova tra il mare e le grandi opere.” Mauro Muscarà, M5S Genova