“Italia al top delle classifiche (Ue, Ocse e G7) sul peso di fisco e contributi sul costo del lavoro. Per un dipendente con coniuge e due figli a carico è pari al 38,3%, mentre la media dei colleghi Ocse arriva al 26,1% (12,2 punti in meno). Confrontando la situazione dei lavoratori italiani con quelli dell’area euro la differenza si riduce a 6,9 punti, mentre escludendo l’Italia dalla media Ue la differenza cresce di quasi un punto arrivando a 7,4. E’ quanto emerge dalle tabelle di Bankitalia sul peso del cuneo fiscale in percentuale del costo del lavoro (escludendo dal caolcolo l’Irap gravante sul datore di lavoro). La situazione per i lavoratori dipendenti senza carichi familiari peggiora di quasi dieci punti percentuali, facendo salire il peso delle tasse e dei contributi al 47,6% del costo del lavoro. Rispetto a una media Ocse che non varia tra cuneo fiscale per lavoratori con carichi familiari e senza carichi familiari, la situazione dei single risulta essere molto più svantaggiata per gli italiani, che hanno sulle spalle un cuneo fiscale 21,5 punti più pesante rispetto al resto del mondo. Durante la crisi l’Italia è il Paese, tra i membri del G7, dove il peso fiscale a carico dei lavoratori è aumentato di più, registrando un incremento di 2,6 punti (si è passati dal 35,7% del 2007 al 38,3% del 2012).” Adnkronos
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