«Noi possiamo trasformare il mondo
noi possiamo dare il via alla rivoluzione sulla terra
noi abbiamo il potere
le persone hanno il potere…». Patti Smith
Non solo i produttori del mercato selezionati con criteri sempre più rigorosi, non solo le comunità del cibo, che per cinque giorni porteranno in città l’agrobiodiversità dei cibi del mondo e si confronteranno su problemi e soluzioni comuni, non solo i cuochi consapevoli del fatto che non si possa separare il piacere dalla responsabilità verso i produttori, e che interpretano al meglio i propri territori valorizzandoli con la loro creatività, non solo i relatori delle conferenze, personaggi influenti che da molteplici punti di vista mostreranno come ampliare lo sguardo facendo scoprire come, nel bene e nel male, il cibo possa cambiare il pianeta.
Nell’edizione 2018 Terra Madre Salone del Gusto, dal 20 al 24 settembre a Torino, dialogherà sempre di più con i visitatori, partendo dalla più ampia condivisione della conoscenza possibile e cercando di stimolare e favorire il cambiamento delle abitudini alimentari delle persone.
Tutti quanti saranno chiamati a interrogarsi su che cibo scegliere. Che significa: che metodi di produzione mettere in pratica, quali alimenti cucinare, cosa mettere nel “carrello” della spesa. Ogni giorno, infatti, il cibo che scegliamo ci pone di fronte a molte domande, che non riguardano “semplicemente” il cibo ma anche l’ambiente, l’equità sociale, l’economia, la politica. Scegliere un cibo in luogo di un altro significa schierarsi, non essere indifferenti al pianeta su cui viviamo e alle sue risorse, pensare al futuro.