Cosa succede se trascorriamo 24 ore senza acqua? Un’intera giornata senza una sola goccia di H2O. Né da bere né per fare la doccia. Né per lavarsi le mani o il viso. Nemmeno per cucinare. Potete immaginarlo? È la sfida proposta da Aaron Wolf, professore di Geografia nel Dipartimento di Scienze della Terra, Atmosferiche e Oceaniche dell’Università dell’Oregon (USA), per metterci nei panni di miliardi di persone che vivono in questa condizione, ogni giorno della loro vita.
Circa 3 persone su 10 in tutto il mondo non hanno accesso all’acqua potabile, secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’UNICEF. La cifra è più che doppia quando si parla di servizi igienici sicuri: 4500 milioni sono le persone coinvolte. Non hanno accesso all’acqua per le attività quotidiane e vitali come bere, lavarsi o per il lavaggio degli alimenti che mangiano, cosicché tutto è contaminato da agenti patogeni che portano a malattie come diarrea, colera, malaria o febbre tifoide. Malattie che uccidono circa 1000 bambini ogni giorno.
Questo è esattamente ciò che ha voluto dimostrare Auara, con la sua ultima campagna lanciata per la Giornata mondiale dell’acqua. L’azienda, che dedica il 100% dei suoi dividendi a progetti per portare acqua potabile in luoghi dove non ce n’è, ha sostituito le solite bottiglie di distributori automatici con quelle con acqua sporca: in questo video potete vedere le reazioni dei consumatori. (Il video è in spagnolo ma facilmente comprensibile)