Sulla riforma della Rai (e su tutto il resto) il governo Renzi preferisce la propaganda a unautentica e utile riflessione sulla sua governance e sullofferta qualitativa, che possa effettivamente trasformare unazienda sempre più in mano al partito unico di Renzusconi in una fonte di programmi di approfondimento reale, di giornalismo dinchiesta contro la corruzione dilagante, ma anche di rubriche culturali sul mondo della musica e dello spettacolo, tutti finalmente svincolati dalla logica dellaudience. Un servizio pubblico che offra ai propri abbonati uninformazione politica obiettiva, che racconti senza interpretazione i fatti e dia voce a tutte le forze presenti nel panorama nazionale.
La vicenda del canone Rai in bolletta ne è un esempio lampante (di propaganda). .”
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