“Ora ci accingiamo a prendere il biglietto di queste straordinarie autostrade, biglietto che poi si pagherà in base a cosa non si è capito bene… se alla qualità del servizio o alla qualità dell’investimento, ma in tutti e due i casi dovrebbe essere gratis.
Noi adesso proviamo prendere qualche iniziativa, basta! Ci siamo rotti le scatole di essere presi per il culo.
Le autostrade, come ha detto bene Giorgio Ragazzi, l’economista dell’università di Bergamo ha fatto un libro straordinario che vi invito a prendere che spiega cos’è successo con le autostrade, liberalizzate negli anni ’90, pagate fino all’ultima lira dai nostri papà dalle nostre mamme, dai nostri fratelli maggiori, date in pasto a questa cricca di finti imprenditori con le pezze nel culo che prendono le concessioni di dieci anni in dieci anni, fissano le tariffe così e noi continuiamo a pagare una cosa che dovrebbe essere restituita ai cittadini come hanno fatto in Germania e in Inghilterra. Finito di pagare le spese gli investimenti sono stati ripresi e ridati gratuitamente ai cittadini inglesi e tedeschi. Qui invece vogliamo far capire a questa gente che ormai coi mezzi leciti normali, mezzi costituzionali, abbiamo fatto referendum, due milioni di persone hanno firmato davanti a un pubblico ufficiale coi documenti, nomi e cognomi, portati in Cassazione, messe in una cantina con l’antimuffa…
Bene con queste iniziative costituzionali il cittadino non esiste più. Hanno tappato qualsiasi via per far sentire la voce dei cittadini. Bene, come vi ho promesso partiamo col blog partiamo con iniziative in prima persona: ogni cittadino diventa giornalista, politico e informatore di se stesso. Abbiamo lanciato “Fiato sul collo” per riprendere i consigli comunali con le webcam e vi invito a farlo. Andate nei vostri Comuni a filmarli, e poi cominciamo a fare iniziative come queste. Se le società di autostrade come i Benetton prendono i nostri soldi per finanziare l’Alitalia o prendono i soldi dalle concessioni dei cittadini per comprare terreni in Argentina e portare capitali all’estero, bene! Noi di questi soldi cercheremo di dargliene il meno possibile, evitando se si può, le autostrade, consumando molto meno negli Autogrill e cercando di pagare il più in là possibile il pedaggio autostradale come facciamo noi adesso, vediamo.
Beppe: ho dimenticato i soldi, mi fa uno scontrino?
Casellante: le faccio un mancato pagamento.
Beppe: si. Mi arriva a casa?
Casellante: si, le arriverà a casa.
Beppe: o posso pagare in un punto blu?
Casellante: può pagare in un Punto Blu oppure in una pista manuale
Beppe: grazie.
Se questi soldi glieli diamo fra 15 giorni ce li teniamo 15 giorni.
Beppe: si pagano penali o qualcosa?
Casellante: entro 15 giorni no. Al quindicesimo giorno due euro e 58 centesimi
Beppe: due euro e 58 di penale.
Bene se due o 300 mila persone facessero così Benetton aspetterebbe 15 giorni i soldi e per noi sarebbe una grande soddisfazione! Cosa mi tocca fare alla mia età, chi l’avrebbe mai detto.” Beppe Grillo
RICAPITOLANDO:
La mancata riscossione del pedaggio autostradale al casello di uscita viene formalizzata con lemissione di un rapporto di mancato pagamento.
L’importo saldato entro 15 giorni non comporta maggiorazioni. Oltre tale limite il saldo del pedaggio comporta un aggravio di 2 euro e 58 centesimi di oneri di accertamento.
Il pagamento del pedaggio può essere fatto in tutti in tutti i caselli d’uscita con un casellante o nei Punti Blu dal lunedì al sabato in orari d’ufficio. Oppure all’ufficio postale tramite bollettino.
Per chi si ostina a non pagare scatta la procedura di recupero forzoso del credito con il conseguente aggravio delle spese a carico del debitore.
Ovviamente questo ritardo, visto che è sconveniente, ci permettiamo di sconsigliarlo, tuttavia se saremo in tanti a ritardare di 15 giorni il pagamento del pedaggio che comporta l’emissione del rapportino, riteniamo sia il miglior modo per cominciare a parlare dei nostri soldi e di dove vanno a finire…
In attesa di sviluppi, Beppe Grillo e il suo staff vi augurano, per ora, un buon viaggio!