Dopo l’emendamento del M5S il clandestino rimane comunque clandestino, ma sarà più facile procedere con le espulsioni
“La legge Bossi-Fini con l’introduzione del “reato di clandestinità” in questi anni ha aumentato il numero di immigrati irregolari, ha distolto le forze dell’ordine dalla sicurezza del territorio ed aumentato i costi per la Giustizia con cifre spropositate. Nel 2008, il Sap-Sindacato Autonomo di Polizia prese una dura posizione contro questo aspetto della legge Bossi-Fini: “prevedere l’arresto obbligatorio in flagranza ed il processo per direttissima, implica che gli stranieri vadano presi e accompagnati non in carcere ma presso le strutture di polizia e tenuti in custodia fino al giorno dopo quando ci sara’ il processo. Cio’ comporta che le pattuglie dovranno abbandonare il territorio per sorvegliare i fermati: ci sara’ quindi meno sicurezza. Ancora piu’ grave l’articolo che allunga i tempi di detenzione nei Cie. La norma aggravera’ il sovraffollamento delle carceri e determinera’ un aumento esponenziale dei processi“. Fatti che si sono regolarmente avverati. Il “reato di clandestinità” non ha risolto nulla aggravando solo i costi per la Giustizia, con meno sicurezza per le strade, senza combattere il fenomeno e lo sfruttamento legato a quest’ultimo, addirittura aggravandolo. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità.” M5S Senato