“Capitano, mio capitano“. I ragazzi salutavano così Robin Williams mentre usciva dalla classe nel film “L’attimo fuggente“. Salirono sui banchi sfidando le regole dell’Istituto. Io non sono un capitano, al massimo sono un soldato semplice. Non mi piacciono i gradi. E quando vedo i ragazzi del MoVimento 5 Stelle, le loro facce pulite, il loro impegno civico, mi sembra di assistere a un miracolo. Al manifestarsi di una nuova generazione di italiani che può fare quella rivoluzione che questo Paese non ha mai conosciuto. Ma i Bono, i Fico, i Bugani, i Favia e mille altri che non nomino per mancanza di spazio e di memoria, non devono guardare a Grillo, ma avanti e sopra. Alla nuova Italia il cui centro è il cittadino, dove la politica è servizio civile. Senza finanziamenti elettorali rifiutati dal MoVimento 5 Stelle e con uno stipendio normale, senza benefit e auto blu. Vedo Stuoino Fazio nella sua intervista a Cancronesi. Quello Stuoino che riuscì a non fare neppure una domanda al tronchetto dell’infelicità sulle intercettazioni e sullo sfascio di Telecom. Cancronesi non si scusa per essere il testimonial della morte nucleare. Ancora dopo Fukushima ridacchia come un linfoma allegro. Vedo i partiti sfilare a Roma per l’acqua pubblica, gli stessi personaggi che la danno in gestione a società private, e mi viene da vomitare. Il Paese va riformato sia nella politica, che sforna eredi peggiori dei predecessori, da Napoli a Firenze, che nell’informazione. Entrambi vivono di carità pubblica, di finanziamenti. Ai partiti un miliardo di euro, all’editoria 330 milioni. Li paghiamo per tenerci schiavi. Alle prossime amministrative il MoVimento 5 Stelle si presenterà in almeno 70 Comuni, forse 100. Le liste di ragazzi e ragazze incensurati sono nate in modo spontaneo, per germinazione, con il passaparola, con l’esempio. I portavoce sindaco sono stati scelti tra più candidati in pubbliche assemblee, come è avvenuto per Mattia Calise a Milano. Nel 2013 ci saranno le elezioni politiche, prima è impossibile perché l’Italia fallirebbe, ci sarebbe il default e l’Europa, che detiene quasi la metà del nostro debito pubblico, non ce lo lascerà fare. Nel 2013 il MoVimento 5 Stelle entrerà in Parlamento, 30/40 deputati, senza alleanze, apparentamenti, compromessi. Farà saltare il gioco della P2 con due gruppi intercambiabili, Pdl e Pdmenoelle, che hanno gli stessi obiettivi e consentono il mantenimento dello status quo e il controllo del Paese. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
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