Compromesso e intransigenza. È ovvio che a volte un compromesso sia necessario e l’intransigenza assoluta sia bieca superficialità. È indubbio, lo capisce anche un bambino, ma lo stesso bambino capirebbe che, nello stato attuale, con deputati e senatori che sanno chi ha fatto saltare in aria Falcone e Borsellino, con un Presidente della Repubblica che viola la Costituzione, che quando era Ministro degli interni non ha mosso un dito per la Terra dei fuochi, si é lasciato scappar via Licio Gelli come un pivello, ha istituito Lui i CPT (i centri di permanenza temporanea) ha firmato l’indicente Lodo Alfano e ha fatto cancellare le sue telefonate con Mancino. In una Repubblica figlia (in parte) della Trattativa stato-mafia, in un Paese dove il leader del Partito di governo, un condannato per danno erariale, prova”perfetta sintonia” con un condannato per frode fiscale (un ladro della collettività, un uomo che ha rubato a tutti noi) in un Paese dove ministri della Repubblica scendono a patti con il malaffare (vedi caso De Girolamo o Cancellieri), beh in un Paese così il compromesso è un suicidio. Sono stato a Cartigliano, in mezzo alla gente, in un pranzo con decine di attivisti, persone informate, ex piddini, ex pidiellini, italiani onesti. Parliamo di politica, costruiamo una comunità che da speranza e valori, che permette anche di allontanare (non sto scherzando) qualche disperato dal pericolo del suicidio o dei ragazzi senza fiducia dal tunnel della droga (questo è il MoVimento prima di essere un movimento politico). Questa è la strada poi forse avete ragione queste cose vanno dette a tante persone ancora dormienti e forse, a volte, vanno dette anche in TV, come ha fatto Luigi e come magari farò io settimana prossima. Ma la strada è sempre la stessa, coerenza, onestà e nessun compromesso con questa gentaglia. L’intransigenza non è detto che ci faccia vincere ma l’assenza di intransigenza certamente ci farà perdere. Oggi l’intransigenza è un valore assoluto. A riveder le stelle!” Alessandro Di Battista
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