di Bettina Warburg – Gli scienziati hanno esplorato il comportamento umano per centinaia di anni. Come prendiamo decisioni, come ci comportiamo individualmente e in gruppo e come ci scambiamo valore. Lo abbiamo fatto tramite vari tipi di mercati.
Ma c’è una nuova tecnologia che cambierà radicalmente il modo in cui ci scambiamo valore, la cosiddetta blockchain. È un’affermazione piuttosto audace, è vero, ma se ci pensate bene la tecnologia blockchain costituisce anche la continuazione di una storia molto umana. In quanto esseri umani, cerchiamo il modo di ridurre le nostre incertezze. Ci mettono paura. Man mano che la società è diventata più complessa, abbiamo esteso i nostri commerci, abbiamo costruito nuove istituzioni, come le banche. Istituzioni che ci hanno aiutato a gestire le incertezze e le complicazioni. Con l’arrivo di Internet, abbiamo messo queste stesse istituzioni online. Abbiamo costruito piattaforme come Amazon, eBay, Alibaba, istituzioni più veloci che fanno da intermediari e facilitano le attività economiche umane. Ma oggi per la prima volta, possiamo ridurre l’incertezza anche solo attraverso la tecnologia.
Ma cos’è davvero la blockchain?
La tecnologia blockchain è un database decentralizzato che registra le transazioni attraverso una rete peer-to-peer. In sostanza, è un registro pubblico di chi possiede cosa e chi scambia cosa. Le transazioni sono protette tramite crittografia, e col tempo la loro cronologia viene chiusa in blocchi di dati collegati tra loro in maniera cifrata e messi al sicuro. Si crea così un registro immutabile e inviolabile di tutte le transazioni che hanno avuto luogo. É impossibile da modificare perché il registro è replicato su ogni computer che usa la rete. La blockchain consiste di tanti altri dettagli tecnici, ma in sostanza è così che funziona. Ed è questo che è davvero importante. Perché riducono le incertezze promettendo così di trasformare il nostro sistema economico radicalmente.
“Incertezza” è un termine importante in economia, ma non lo uso a sproposito. Prenderò in esame tre esempi quotidiani che tutti noi incontriamo e in cui la blockchain può avere un ruolo importante.
Prendiamo il primo esempio: non sapere con chi abbiamo a che fare.
Immaginate che io voglia comprare uno smartphone usato su eBay. La prima cosa che farò sarà capire da chi lo sto acquistando. È un utente esperto? Ha ottime recensioni e valutazioni o non possiede neanche un profilo? Recensioni, valutazioni, controlli: sono questi i dati che attestano le nostre identità.
Ma il problema è che i profili non sono davvero attendibili. Pensate a quanti profili possedete. Le blockchain ci consentono di creare una piattaforma aperta globale, su cui immagazzinare qualsiasi segno di attestazione individuale a partire da qualsiasi fonte.
È più di un semplice profilo, vuol dire che possiamo scegliere quali rivelare dei nostri diversi attributi personali per facilitare scambi e interazioni. Ad esempio che un governo ci abbia rilasciato un documento di identità o che abbiamo più di 21 anni, rivelando la prova crittografica che questi dettagli esistono e sono verificabili.
La seconda incertezza che spesso affrontiamo è la mancanza di trasparenza nelle interazioni. Immaginate di volermi inviare lo smartphone per posta. Esigo un minimo di trasparenza. Voglio che il prodotto che riceverò sia quello che ho acquistato e che ci sia traccia di come sia giunto fino a me. Questo vale per tutti i prodotti, medicinali, cibo, beni di lusso, e qualsiasi tipo di dato o prodotto che non vogliamo sia manomesso.
Il problema di molte aziende è che devono gestire una filiera enorme. Tutti quelli coinvolti nella produzione di un bene non hanno la stessa banca dati. Non usano le stesse infrastrutture, e quindi è più difficile osservare con chiarezza l’evoluzione di un prodotto.
L’ultima incertezza che spesso affrontiamo è una delle più indefinite e complicate. Se non mi spedite lo smartphone come posso riavere i miei soldi?
Le blockchain ci consentono di scrivere dei contratti intelligenti. Immaginate di comprare una macchina e di dover pagare ogni mese le rate. Se non pagare la macchina si fermerà automaticamente.
Credo questo sia uno dei modi più emozionanti: che le blockchain riducono le nostre incertezze, poiché in qualche grado significa che possiamo eliminare delle istituzioni e il loro potere. Significa che molte attività economiche umane possono diventare garantite e automatizzate.
Ora, non vorrei darvi l’impressione che la blockchain sia la soluzione per ogni cosa, benché i mezzi di comunicazione dicano che porterà la fine della povertà nel mondo, risolverà il problema dei farmaci contraffatti e probabilmente salverà la foresta pluviale.
In verità, questa tecnologia è agli esordi, e sarà necessario vedere eseguiti molti esperimenti che probabilmente falliranno prima che si capiscano veramente tutte le opportunità.
Ma credo che dobbiamo prepararci, poiché stiamo per affrontare un mondo dove le istituzioni distribuite e autonome avranno un ruolo importante.
Tradotto da Federico Minelle
Revisione di Maria Carmina Distratto