di Andrea Cioffi – I 3 giganti del web Amazon, Alphabet (Google) e Facebook hanno ottenuto la licenza bancaria per operare in Europa. La prima in Lussemburgo, la seconda in Lituania, la terza in Irlanda.
Facebook il 18 giugno presenterà la sua “moneta” che già dal nome esprime tutta la sua potenzialità: Global Coin. Sarà uno stablecoin, ovvero una cripto valuta che a differenza delle altre ha la caratteristica di non essere influenzata del “sentimento di mercato” e quindi gode della “stabilità del prezzo”. Sarà operativa dal 2020 e potrà essere utilizzata per pagare, con commissioni molto basse o addirittura nulle, i beni e i servizi messi in vendita su Facebook, Whatsapp e Instagram da privati e aziende, ma anche, ad esempio, per mandare dei soldi a un figlio che studia all’estero o fare una donazione a un ente benefico. Teniamo in conto che Facebook ha 2,4 miliardi di utenti in tutto il mondo ed in questo modo potrà avere accesso alle transazioni finanziarie di tutti i suoi utenti che useranno la “sua moneta”.
È un progetto al quale l’ex presidente di PayPal e vicepresidente di Facebook Messenger, David Marcus, sta lavorando da tempo.
Anche Amazon si sta muovendo sulla stessa strada.
La più grande banca del mondo JP Morgan ha già una sua criptovaluta chiamata JPM Coin basata su Quorum, una variante di Ethereum. Con l’introduzione di un nuovo protocollo chiamato Zether ha incrementato la privacy dei clienti anonimizzando sia l’importo trasferito che il mittente.
Insomma, le grandi società private intervengono in maniera massiccia nel sistema della moneta andando velocemente verso le transazioni digitali basate su blockchain.
Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che “potrebbe esserci un ruolo dello Stato per fornire denaro all’economia digitale per aiutare l’inclusione finanziaria ed evitare una situazione in cui troppa energia potrebbe cadere nelle mani di un piccolo numero di fornitori di pagamento privati fuori misura”.
Il mondo corre e le vecchie regole devono essere modificate per rispondere alle nuove sfide mondiali.