“Due contrari (Comune e Provincia di Trieste) su tre, eppure l’Autorizzazione integrata ambientale per il rigassificatore di Zaule a Trieste ha avuto l’ok della Conferenza dei servizi… all’unanimità! Misteri dei numeri. La decisione all'”unanimità forzata“, si è scoperto poi, era l’unico modo per non far ricadere la responsabilità dell’Aia sulla giunta regionale. Nelle segrete stanze della conferenza dei servizi si è consumato il ricatto dei politici regionali (timorosi di perdere facile consenso elettorale) nei confronti dei tecnici e dei dirigenti della Regione. Nella consapevolezza che una decisione politica, di giunta, favorevole all’impianto di rigassificazione avrebbe portato ad un ulteriore crollo di credibilità, il presidente Renzo Tondo (Pdl) e i suoi amici hanno costretto i tecnici a forzare ogni procedura democratica pur di esprimere un parere unanime. Il teatro dell’assurdo! Il M5S chiede ora, a tutti i cittadini, di unirsi nell’organizzazione di una manifestazione di protesta sotto la sede del Consiglio Regionale. Chiediamo un atto concreto anche ai rappresentanti di tutti i partiti e delle liste civiche che hanno manifestato contrarietà all’impianto. Il M5S si riserva di adire tutte le strade legali nei confronti degli autori materiali e dei mandanti di questo scempio, affinché vengano ristabilite le fondamentali regole democratiche.” Paolo Menis, M5S Trieste
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