“Caro Beppe… ti ho visto e salutato per un attimo a Torino per la presentazione della lista, in febbraio. Mi hai chiesto “Dacci una mano”… Ho cercato di diffondere l’idea rivoluzionaria di questo MoVimento: in famiglia, nell’ambiente di lavoro e nelle conoscenze. Ho fatto di tutto, nel mio piccolo, per far cambiare marcia al Paese. Ho 50 anni e sono stato sempre un elettore di sinistra (non moderata ), ma dopo più di 30 anni che voto si è fatta strada l’idea di averlo buttato via, il voto. Non è cambiato mai nulla se non in peggio. Il MoVimento 5 Stelle è l’ultima speranza. Se avessi potuto mi sarei attivato ma, oltre ad avere due figli adolescenti, ho due genitori molto anziani che seguo in orario extra lavoro. Ritengo di aver mantenuto fede alla parola; ora attendo il responso delle urne. Qualsiasi sarà l’esito, ci attendono mesi difficili, ma la strada è tracciata. Non ti crucciare delle critiche: puritani, perbenisti, puttanieri e corrotti ti additano a populista e cialtrone, l’importante è ciò che tu sei per la gente e per me: un uomo altruista, coraggioso e onesto. Quando sei giù di morale pensa solo a questo; pensa su quanta gente puoi contare, e quali animi repressi e sopiti hai svegliato. Il resto è fuffa. Niente. Carriera, successo, denaro, amori non contano se hai il vuoto intorno, se devi camminare fra la gente circondato da guardie del corpo o uscire da porte laterali. Nel frattempo stai pur tranquillo che continuerò la mia campagna e seguirò i ragazzi del MoVimento. Se si ammosceranno o si demoralizzaranno mi farò sentire. Ma non penso succederà. Spero di rivederti e nel frattempo di saluto con un abbraccio, come si fa fra fratelli o compagni di lotta.” Giuseppe Pellegrino
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