Nello stato di Penang, della Malesia occidentale, sorgeranno le Penang South Islands, 3 isole artificiali di 4500 acri, incentrate sulla sostenibilità, la biodiversità e la vivibilità.
Il progetto, chiamato BiodiverCity, è nato come piano del governo Penang2030 incentrato sul miglioramento della qualità della vita dello stato, i livelli di reddito familiare e la “partecipazione civica”, il tutto con l’avvio di iniziative più verdi.
Ogni isola di BiodiverCity ha la forma di una ninfea e sarà composta da distretti a uso misto che possono ospitare fino a 18.000 residenti ciascuno, oltre a spiagge, parchi pubblici, foreste, quartieri culturali, poli tecnologici e 25 chilometri di lungomare.
Non ci saranno auto e ogni quartiere è collegato da una rete di trasporto pubblico autonomo che viaggerà su terra, mare e in cielo, nonché da piste ciclabili e passerelle sopraelevate per i pedoni. Le isole saranno alimentate da energia rinnovabile, mentre gli edifici saranno costruiti con bambù e legno malese, oltre a materiali riciclati.
Secondo i progettisti, Bjarke Ingels Group, l’obiettivo è quello di creare uno sviluppo socialmente ed economicamente inclusivo, proteggendo al contempo la ricca biodiversità e gli habitat naturali della regione.
“Se Penang è definita dalla sua ricca diversità culturale e dalla sua abbondante biodiversità, vorremmo immaginare le isole di South Penang come un arcipelago in cui i due possono coesistere in un ecosistema creato dall’uomo, espandendosi e migliorandosi a vicenda”, hanno dichiarato i progettisti in questo video di presentazione: