Il primo passo per la distruzione dei parchi sono sempre le strade. Dicono che siano necessarie per i collegamenti. Poi arrivano i ristoranti per l’alimentazione. Quindi gli alberghi per il pernottamento. Infine i campi da golf e le piste da sci per il divertimento. Segue l’immancabile raddoppio delle strade per il traffico aumentato con i Suv da alta montagna.
“Ciao Beppe, mi permetto disturbarti per una causa che mi sta molto a cuore. In Alto Adige, in Val Badia, si sta commettendo un delitto contro la natura. Nel comune di San Martino in Badia, località Longiarù, c’è la valle di Antersasc. Un posto stupendo, uno dei più caratteristici delle Dolomiti, elette patrimonio naturale dall’UNESCO; Antersasc è una valle chiusa all’interno del PARCO NATURALE Puez-Odle. La natura è intatta sia come vegetazione che come fauna e l’unico intervento visibile dell’uomo è una malga decadente che serve da riparo a delle pecore. Il problema è che si sta costruendo una STRADA. Forestale, è vero, ma pur sempre una strada al posto di un sentiero percorso occasionalmente dai locali e dai turisti che amano DAVVERO le Dolomiti. La SCUSA è creare un miglior collegamento tra la malga e le località più a valle. La PAURA è che dopo qualche anno la malga venga abbattuta e ricostruita per farne un ristorante o qualcosa del genere. Questo è già accaduto in zona. I locali hanno già apposto striscioni, segnalato la cosa alle rappresentanze politiche della zona e il 28 agosto faranno una manifestazione.” Alberta Z. (Bologna)
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