“Siamo nella Basilicata, antica terra magica e dormiente, ricca di boschi e fiumi, risvegliatasi oggi nellincubo di custodire giacimenti di petrolio. In uno degli invasi idrici più ricchi del Sud Italia, la Diga del Pertusillo, sono sempre più frequenti morie di pesci. Le autorità ignorano sistematicamente la situazione e raccontano favole su acque pulite e alte temperature. Il Tenente della Polizia Provinciale, Giuseppe Di Bello, insieme ad altri cittadini ambientalisti, decide di esercitare un suo diritto costituzionale verificando di persona, al di fuori dei suoi obblighi di servizio, la veridicità di quanto raccontato. Effettua prelievi dal Pertusillo, fa analizzare le acque privatamente e a sue spese e riscontra un decadimento delle acque dellinvaso del Pertusillo. La notizia si diffonde e, invece di indagare su chi stava compiendo un delitto ambientale enorme, si indaga il Tenente Di Bello per rivelazione di atti di ufficio. Viene condannato a 2 mesi e 20 giorni di carcere e come se non bastasse gli vengono revocate le sue funzioni di Poliziotto. Un bel giorno, uno tsunami si abbatte sulla Basilicata e Beppe Grillo dà la parola al Tenente Di Bello che si appella con forza all’Articolo 32 della Costituzione Italiana ( salute come fondamentale diritto dell’individuo), ottenendo tutta la solidarietà e l’indignazione della piazza. Tre giorni dopo, il prefetto sospende lordinanza di revoca dalle funzioni del Tenente Di Bello.
Potenza dello tsunami?” Michele Labriola e Gianluca Tramutola, candidati M5S Basilicata
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