Nell’estate del 2014 uno strano edificio ha cominciato a prendere forma, appena fuori il MoMa, il museo d’arte contemporanea a New York. Sembrava che qualcuno avesse iniziato a costruire un igloo e poi si fosse lasciato trasportare, così che i mattoni bianchi come il ghiaccio si ergessero in enormi torri. Uno spettacolo stupefacente, ma la cosa veramente impressionante di questo edificio non era tanto il suo aspetto, ma il fatto che fosse “cresciuto”.
L’installazione, denominata Hy-Fi, è stata ideata e realizzata da The Living, uno studio di progettazione architettonica di New York. Ciascuno dei 10.000 mattoni è stato realizzato impacchettando rifiuti agricoli e micelio, l’apparato vegetativo che produce i funghi, in uno stampo e lasciandoli crescere in una massa solida.
Da questo monumento è nata l’idea di Phil Ayres, del Centre for Information Technology and Architecture di Copenaghen: con i suoi colleghi ha avviato il progetto FUNGAR per esplorare quali tipi di nuovi edifici potremmo costruire con i funghi.
Gli edifici e le costruzioni sono responsabili del 39% delle emissioni antropogeniche di anidride carbonica e ben il 21% di tali emissioni proviene solo dalla produzione di acciaio e cemento. La costruzione utilizza anche grandi quantità di risorse naturali, come la sabbia, uno degli ingredienti principali del cemento. Attualmente è una merce redditizia e controllata in alcune parti del mondo da vere e proprie organizzazioni criminali e rubata dal carico delle isole.
Tali problemi sono destinati a peggiorare nei prossimi decenni man mano che la popolazione mondiale cresce più velocemente e diventa più ricca. Avremo bisogno di molte più case. E i funghi possono aiutarci in questo.
Il micologo Han Wosten dell’Università di Utrecht nei Paesi Bassi afferma che “I funghi non sono consumatori di CO2 come lo sono le piante. Hanno bisogno di digerire il cibo e quindi produrre anidride carbonica, come fanno gli animali. Tuttavia, i flussi di rifiuti organici (come paglia o altri rifiuti agricoli di basso valore) che i funghi digeriscono verrebbero comunque degradati in CO2, mediante compostaggio o combustione. Inoltre, i mattoni dei funghi fissano permanentemente alcuni di quei rifiuti al loro interno e fungono quindi da deposito di carbonio. Tutto ciò rende gli edifici a base di funghi una vittoria per il clima e certamente è meglio dell’utilizzo di cemento, acciaio e mattoni”.
Il team del progetto FUNGAR ha combinato il micelio, le “radici” dei funghi, con rifiuti agricoli come la paglia. Quindi ha lasciato crescere i funghi per circa due settimane, finché il fungo non ha colonizzato la paglia, producendo un materiale simile a una schiuma biancastra. Il materiale prodotto è stato poi trattato termicamente per uccidere l’organismo (può anche essere lavorato, applicando rivestimenti o schiacciandolo).
Variando il tipo di funghi, residui agricoli e le condizioni di crescita e il post-processing, il prof. Wosten afferma che si stanno ottenendo tutti i tipi di materiali da costruzione con diverse proprietà meccaniche. “È molto presto per iniziare a dire che la nostra casa sarà fatta interamente di funghi”, ha detto Ayres. Ma parti di esso possono già esserlo. Mogu, un’azienda con sede vicino a Milano, e partner del progetto Fungar, già produce e vende rivestimenti e pavimenti fonoassorbenti a base di schiuma di micelio.
Ma quali sono i vantaggi? Ce ne sono due, principali. In primo luogo, il fungo vivente potrebbe comportarsi come un materiale autorigenerante, semplicemente ricrescendo se viene danneggiato. In secondo luogo, le reti di micelio sono in grado di elaborare le informazioni. I segnali elettrici li attraversano e cambiano nel tempo in un modo quasi simile a un cervello. “Abbiamo scoperto che i materiali fungini rispondono alla stimolazione tattile e all’illuminazione modificando i loro schemi di attività elettrica” ha affermato il prof. Andrew Adamatz presso l’Università del West of England a Bristol.
Costruire con il micelio vivente sarà una grande sfida. Il prossimo grande obiettivo del progetto Fungar è costruire un piccolo edificio indipendente. Il team ha in programma di farlo entro un anno, dedicandosi poi al monitoraggio mentre invecchia.
Ma cosa è successo a Hy-Fi, la struttura simile a un igloo a New York? La risposta è una delle cose più belle degli edifici realizzati con i funghi. Nessuna demolizione o lento decadimento, la struttura è stata smontata e compostata.
E’ questo il futuro!
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