Una startup con sede a Barcellona, dell’italiano Giuseppe Scionti, ha sviluppato una carne a base vegetale stampata in 3D che simula l’aspetto, la sensazione e il gusto della vera bistecca.
Giuseppe Scionti è un ricercatore in Ingegneria Tissutale e imprenditore nel settore FoodTech, è stato eletto giudice per i premi Innovators Under 35, organizzati dal MIT di Boston, e nel 2018 è stato riconosciuto da vari mass media internazionali come l’inventore della carne vegetale stampata in 3D.
Con la sua startup Novameat ha dato il via alla Steak 2.0: un’alternativa di carne, stampata in 3D, composta da succo di barbabietola, piselli e alghe e, secondo i suoi produttori, ha l’aspetto e il sapore di un’autentica bistecca di manzo.
La stampante di Novameat può essere personalizzata dalle aziende per creare i tipi di tessuti fibrosi necessari ai loro scopi. Alcune aziende stanno già ricevendo le apparecchiature necessarie alla stampa grazie a un accordo di licenza.
La tecnologia utilizzata da Novameat è diversa dalle tecniche di estrusione tradizionali, che spesso sono in grado solo di realizzare la carne vegetale in forma di hamburger, replicando l’aspetto della carne già macinata. Novameat si differenzia perchè riesce a riprodurre le bistecche e i tagli di carne muscolare e consente alle aziende di ottenere una struttura tridimensionale senza dover passare attraverso un periodo di incubazione, che può richiedere una notevole quantità di tempo e aumento dei costi.
Novameat è solo l’ultima di una lunga serie di startup e ricercatori che si impegnano nel trovare alternative per alleviare i danni che la produzione di carne causa al nostro ambiente.
Ecco la presentazione e le varie fasi della lavorazione:
La Steak 2.0 sarà disponibile da quest’anno.