“La chiamano #laguerradeirifiuti. Negli ultimi mesi ben 26 impianti di riciclo, compostaggio e trattamento meccanico-selezione, depositi e discariche di rifiuti sono andati a fuoco. Su questi roghi il Movimento 5 Stelle vuole vederci chiaro. Stefano Vignaroli, vice presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti porterà all’ attenzione della Commissione un dossier per verificare se esiste un nesso che lega questi incendi e l’eventuale dolo oppure si tratta di semplici incidenti. Una verifica che è obbligatoria. Specialmente dopo l’approvazione del decreto attuativo dell’articolo 35 dello Sblocca Italia che favorisce l’incenerimento dei rifiuti e la costruzione di 12 nuovi impianti a discapito di riciclo, compostaggio e trattamenti e recupero di materia a ‘freddo’. Da anni infatti in Italia lobby di discariche e inceneritori ed ecomafie giocano una sporchissima guerra dei rifiuti senza esclusione di colpi. Rifiuti, che sono materie post consumo che oggi potrebbero essere tutte riciclate e inviate a compostaggio, ma per sporchi interessi trovano altre strade come la combustione o il seppellimento, danneggiando oltre che la salute umana anche l’economia virtuosa. Per renderci conto di quello di cui stiamo parlando ecco un elenco degli ultimi incendi a impianti di riciclo, compostaggio, trattamento a freddo e discariche.
– 9 agosto 2015: a fuoco la discarica di Gaggio Montano (Bo) gestita da Cosea, che è l’unica società di servizi ambientali non inglobata ad Hera nel bolognese. I tecnici parlano di autocombustione.
– 2 agosto 2015: ad Aviano (Pordenone) va a fuoco l’ impianto Snua. ). L’incendio ha mandato in fumo plastica da riciclare. Si è trattato del secondo rogo in pochi mesi in questo impianto di trattamento rifiuti e compostaggio.
– In Campania a Giugliano negli ultimi mesi sono andate a fuoco 4 discariche su 5 gestite dal Commissario. Con il forte sospetto che dietro questi roghi ci sia la mano dei clan . In ballo ci sono le bonifiche di questi terreni inquinati della ‘Terra dei Fuochi’.
– 13 luglio 2015: Si sviluppa un rogo nell’area di stoccaggio rifiuti della discarica di Marianna Mantovana (Mantova) .
– 10 luglio 2015: incendio all’impianto Cosmari di Macerata con rogo di materie plastiche e allarme diossina. E’ stata aperta una indagine per disastro ambientale.
– 10 luglio 2015: a Limbiate sempre nel milanese, era andato a fuoco in un incendio doloso un impianto di trattamento rifiuti. .
– A metà luglio in provincia di Milano si sono registrati altri due roghi: a Novate all’ impanto Rieco che si occupa di riciclo di rifiuti industriali in primo luogo carta da macero. Pochi giorni prima a Robechetto era stato distrutto da un incendio l’impianto della DPC che si occupa di produzione e stoccaggio di prodotti chimici per l’industria cosmetica.
– 29 giugno 2015: a Chieti si è registrato il rogo della discarica di Chieti. Insieme ai rifiuti sono andati in fumo anche i documenti utili a inchieste sulla ‘Terra dei Fuochi’ campani e l’inceneritore di Acerra in quanto questa discarica era collegata alla gestione dei rifiuti della Campania. Documenti mai sequestrati ed ora andati in fumo!
– 28 maggio 2015: a Pontendera vanno a fuoco in un incendio doloso 70.000 pneumatici depositati presso l’impianto Mansider .
– 8 giugno 2015: incendio al deposito di rifiuti urbani Iren al Cornocchio alle porte di Parma.
– 5 Giugno 2015: ad Este (Padova) incendio nell’impianto di compostaggio Sesa uno dei più grandi d’Italia.
– 2 giugno 2015: a Perugia va a fuoco l’area adibita allo stoccaggio e riciclo del legno dell’impianto della Genesu .
– 2 giugno 2015 a Roma sulla Salaria va in fiamme l’impianto di trattamento meccanico biologico di Ama Spa .
– Lo scorso anno il 28 luglio 2014 ad Albairate (Monza) erano stati colpiti in un incendio gli impianti di compostaggio della ditta che aveva vinto la gestione dell’appalto gestione rifiuti per Expo. Dopo la nostra denuncia, ripresa da Il Fatto Quotidiano, sono giunte altre segnalazioni importantissime dal territorio. Che raggiungono così il numero di 26 in tutta Italia. In Piemonte e Umbria da aprile ad oggi si sono infatti registrati i seguenti incidendi sempre ad impianti rifiuti.
– 18 marzo 2015: incendio alla ditta TRANSISTOR srl di Torino, della galassia di Libera, che si occupa di smaltimento di rifiuti elettronici
– 12 aprile 2015: incendio doloso alla FARID INDUSTRIE spa di Vinovo (TO)
– 24 aprile 2015: incendio alla ex PUBLIREC (ora AMIAT) di Collegno (TO)
– 4 giugno 2015: incendio alla CMT di La Loggia (TO)
– 13 luglio 2015: incendio in provincia di Cuneo nel deposito della ROSSO srl di Fossano; il materiale era destinato allo smaltimento.
– 13 luglio 2015: incendio a Settimo Torinese (TO) in deposito di materiale plastico.
– 20 luglio 2015: incendio presso il deposito del consorzio per i rifiuti COVAR 14 di Carignano (TO)
– 18 luglio 2015: Incendio alla Green Asm di Nera Montoro (Terni)”
Parlamento 5 Stelle