Informativa Privacy

Questo sito web utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente. Continuando la navigazione l'utente acconsente a tutti i cookie in conformità con la Normativa sui Cookies. Per maggiori informazioni visualizza la Cookie Policy

Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

  • Cookie
    cookieyes-consenso
  • Duration
    1 anno
  • Description

    CookieYes imposta questo cookie per ricordare le preferenze di consenso degli utenti in modo che le loro preferenze vengano rispettate nelle successive visite a questo sito. Non raccoglie né memorizza alcuna informazione personale sui visitatori del sito.

  • Cookie
    elementor
  • Duration
    mai
  • Description

    Il tema del sito Web utilizza questo cookie. Consente al proprietario del sito Web di implementare o modificare il contenuto del sito Web in tempo reale.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

  • Cookie
    _ga_*
  • Duration
    1 anno 1 mese 4 giorni
  • Description
    Google Analytics imposta questo cookie per memorizzare e contare le visualizzazioni di pagina.
  • Cookie
    _ga
  • Duration
    1 anno 1 mese 4 giorni
  • Description

    Google Analytics imposta questo cookie per calcolare i dati su visitatori, sessioni e campagne e tenere traccia dell'utilizzo del sito per il rapporto di analisi del sito. Il cookie memorizza le informazioni in modo anonimo e assegna un numero generato in modo casuale per riconoscere i visitatori unici.

  • Cookie
    _gid
  • Duration
    1 giorno
  • Description
    Google Analytics imposta questo cookie per memorizzare informazioni su come i visitatori utilizzano un sito Web creando al contempo un rapporto analitico sulle prestazioni del sito Web. Alcuni dei dati raccolti includono il numero di visitatori, la loro provenienza e le pagine che visitano in modo anonimo.
  • Cookie
    _gat_gtag_UA_*
  • Duration
    1 minuto
  • Description
    Google Analytics imposta questo cookie per memorizzare un ID utente univoco.
  • Cookie
    CONSENSO
  • Duration
    2 anni
  • Description
    YouTube imposta questo cookie tramite video di YouTube incorporati e registra dati statistici anonimi.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

14

Aug
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

web@beppegrillo.it

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

pubblicita@beppegrillo.it

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > CERVELLI
422 views 8 min 0 Comment

La Finanza “green” salverà il mondo

beppegrillo.it - Settembre 28, 2019

di Carla Ruocco – Negli ultimi anni la finanza ha subito un’evoluzione: questa trasformazione è stata dettata dal fatto che per avere un ritorno in termini finanziari bisogna considerare, tra i tanti fattori di rischio, anche quello ambientale.

Semplificando, se un imprenditore decide di costruire un albergo in un’area dove il rischio idrogeologico è elevatissimo a causa dei cambiamenti climatici, questo si prefigurerà come un investimento sbagliato. Ragion per cui la finanza, per forza di cose, oggi sta andando sempre più nella direzione di abbinare il profitto al rispetto dell’ambiente. Un esempio di ciò è la nascita e lo sviluppo negli ultimi anni della cosiddetta “finanza verde” (o “green”), orientata alla trasformazione ecologica.

La sfida che la nostra Commissione ha lanciato è stata quella di trasformare la più grande minaccia dei nostri tempi in un’opportunità: purtroppo i cambiamenti climatici, la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, l’impoverimento di intere aree del Mondo fanno sì che la popolazione, e in particolare i ceti meno abbienti, soffrano sempre più. Tutto ciò si può però mutare in opportunità: quella di incidere finalmente sulla causa di queste terribili conseguenze convertendo, anche le scelte della finanza, che in ogni caso dovrà fare i conti con i danni generati da questo contesto divenuto ormai inaccettabile ed insostenibile. La finanza, che come detto, sta già diventando sempre più consapevole di questo, deve essere “spinta” e accompagnata dalla politica ad incidere in misura ancor maggiore in questa direzione. Per fare ciò, bisogna innanzitutto sviluppare una sensibilità sempre più intensa in tutti gli attori in campo: dalla finanza ai governi, passando per le banche e le organizzazioni internazionali. Il concetto di base, che deve essere fissato nelle menti di ognuno, dal cittadino al finanziere, è che quando si parla di un ritorno di un investimento non si può e non si deve prescindere da quello che è l’impatto che questo ha sull’ambiente e sulla società.

Proprio partendo da questo assunto, con la Commissione Finanze della Camera, che ho l’onore di presiedere, ho organizzato un importante incontro tenutosi lo scorso maggio, in occasione della presentazione del rapporto OCSE sulla finanza d’impatto.

Bisogna mettere in chiaro che mai come questa volta non ci devono essere antagonisti. La sfida è unica e riguarda tutto il Pianeta ed i suoi abitanti: dall’alta finanza, ritenuta spesso spietata dalla gran parte dell’opinione pubblica (e che ha adesso l’opportunità di dimostrare il contrario), fino alla più piccola associazione ambientalista, bisogna che si marci tutti uniti per far sì che cambi completamente la concezione che abbiamo del Mondo, degli investimenti, del consumo e dell’economia nel suo complesso.

Se però si è arrivati al punto che questa strada sia un’esigenza dovuta ad una situazione di emergenza, d’ora in poi bisognerà invertire la rotta e non aspettare più che si arrivi al punto di non ritorno per rispondere a sfide epocali come questa. Perché se si dovesse continuare come fatto negli anni addietro, le ricadute ambientali, sociali ed economiche non saranno più fattori di rischio, ma una certezza.

E noi, come Commissione finanze, vogliamo far sì che da questa tendenza dovuta ad emergenza si sviluppi una volontà vera di iniziare a lavorare e cambiare il modo di vedere l’economia e la finanza. Il convegno sulla finanza d’impatto dello scorso maggio ha avuto anche il merito di mettere insieme vari interlocutori che non sempre dialogano fra loro: il mondo della finanza, i rappresentanti delle associazioni delle banche, Confindustria, rappresentanti politici e istituzionali, stampa, operatori della cooperazione allo sviluppo, rappresentanti del mondo del credito sportivo e del microcredito.

Il problema fondamentale che ha messo in rilievo il convegno è la  mancanza di una misurazione oggettiva dei rischi legati agli impatti ambientali e sociali, ed è dunque necessario arrivare ad avere dei parametri universali, consentendo di inserirli negli obiettivi di finanza e negli obiettivi del Paese. E questa è un’esigenza non solo già attuale, ma che diviene sempre più importante per il futuro, non solo della finanza, ma anche e soprattutto del nostro Paese. La misurazione dell’impatto che la finanza sostenibile ha, consentirebbe inoltre all’imprenditore di calcolare i benefici che questo tipo di investimenti può dargli, rendendoglieli più appetibili. Dunque questo tipo di misurazione oggettiva deve riguardare non solo gli investimenti pubblici, ma anche quelli privati.

Un primo e importante segnale concreto lo abbiamo poi dato con due misure presenti nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali, confluite nel Decreto Crescita, oggi approvato e convertito in legge. Si tratta di disposizioni in materia di rifiuti e di imballaggi e di agevolazioni fiscali sui prodotti da riciclo e riuso assolutamente all’avanguardia. Con queste misure si è dato un segnale importante nella realizzazione della mission ambientale del Movimento, mettendo a punto misure agevolative che consistono in benefici fiscali fino a 10mila € per incentivare consumatori e imprese al riutilizzo degli imballaggi usati o alla loro raccolta differenziata; all’acquisto di prodotti da riciclo, o semilavorati e prodotti finiti che derivino da riciclaggio di rifiuti. Sono primi passi importanti che si devono però inserire in un discorso più ampio che veda coinvolti quanti più player nazionali e internazionali possibile.

Fondamentale in questa prospettiva è rivedere la regolamentazione della composizione di portafoglio per gli investitori istituzionali. Regole di concentrazione e diversificazione degli investimenti che ovviamente andrebbero definiti in una cornice comunitaria che incentivi banche, imprese di assicurazione e fondi (anche pensionistici) ad investire una parte delle loro attività in progettualità “green”. Sarebbe un volano formidabile per mobilitare decine di miliardi di euro soprattutto in un Paese come l’Italia dove abbiamo un grande patrimonio costituito dal risparmio privato pari a ben 4000 miliardi di euro.

Chi fa politica ha il dovere di fornire alla società una visione di lungo termine che guardi lontano e che coinvolga tutti coloro che hanno la forza di incidere in sfide epocali come questa, che mi permetto di definire “la sfida” del nostro secolo. Insomma, ragionare tutti insieme sul domani innanzitutto perché questo “domani” ci sia.

Tag: featured

PREVIOUS

Riduzione dell’orario di lavoro: parliamone!

NEXT

L’Italia può affrontate i Colossi del web?
Related Post
Agosto 16, 2018
Come combattere la corruzione
Maggio 12, 2018
3 lune e un pianeta che potrebbero avere altre forme di vita
Marzo 25, 2024
La reale distribuzione della ricchezza
Febbraio 17, 2021
Le 6 priorità del Ministro della Transizione Ecologica
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
Chatbot, deliri e nostalgia: quando anche il calore finto diventa indispensabile
Il Blog di Beppe Grillo
L’invecchiamento può essere contagioso
Il Blog di Beppe Grillo
Quando il politico consulta ChatGPT, il caso del primo ministro svedese
Il Blog di Beppe Grillo
Matematica concreta contro matematica astratta
Il Blog di Beppe Grillo
Morire sul lavoro nel 2025
Il Blog di Beppe Grillo
Il conto alla rovescia su salute e plastica
Il Blog di Beppe Grillo
Scarti di gamberetti per una elettronica più sostenibile
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: web@beppegrillo.it

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: pubblicita@beppegrillo.it
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com