I neuroscienziati stanno insegnando ai computer a leggere le parole direttamente dal nostro cervello.
Tre studi recentemente pubblicati, secondo quanto riportato da Science Magazine, hanno mostrato risultati promettenti. I partecipanti agli studi hanno prima misurato i loro segnali cerebrali mentre leggevano ad alta voce o ascoltavano parole specifiche. Tutti i dati sono stati quindi dati ad un sistema di intelligenza artificiale per “apprendere” come interpretare i segnali cerebrali; infine sono stati ricostruiti i suoni finali per consentire agli ascoltatori di identificarsi. Usando modelli computazionali noti come reti neurali, hanno ricostruito parole e frasi che erano, fino all’80%, comprensibili agli ascoltatori umani.
Questi risultati rappresentano prospettive di speranza per il campo dell’interfaccia cervello-computer (BCI), in cui la comunicazione basata sul pensiero si sta rapidamente spostando dal regno della fantascienza alla realtà.
L’idea di connettere il cervello umano con i computer non è nuova. In effetti, negli ultimi anni sono stati fatti diversi importanti traguardi, tra cui l’utilizzo di tablet da parte di persone paralizzate, con le onde cerebrali.
Elon Musk ha portato l’attenzione su questo campo con Neuralink, la sua compagnia BCI che essenzialmente spera di fondere la coscienza umana con la potenza di Internet.
La tecnologia dell’interfaccia cervello-computer si sta sempre più espandendo. Nuovi modi per favorire la comunicazione tra cervello e macchina si stanno sviluppando. Quello che fino a ieri poteva sembrare impossibile, oggi è realtà. Non ci resta che attendere.