Putin è stato eletto Person of the Year dal Time. Molti sono perplessi, ma non sanno che al secondo e al terzo posto si sono classificati lo Yeti e lincredibile Hulk. Non cera scelta e ha vinto a mani basse lex tenente colonnello del KGB. Esiste del resto un precedente. Nel 1939 il Time premiò Stalin, alleato dei nazisti. Lex seminarista che aveva occupato la Polonia per liberarla dai reazionari ufficiali polacchi con un proiettile nella nuca nelle fosse di Katyn.L’anno prima il Time aveva indicato Adolf Hitler come uomo dell’anno…
Se il Time propone Putin, questo blog premia come Woman of the Year Anna Politkovskaja, la giornalista uccisa a Mosca nellottobre del 2006, .
Riporto il suo giudizio su Putin dal libro La Russia di Putin di Adelphi.
Putin figlio del più nefasto tra i servizi segreti del paese non ha saputo estirpare il tenente colonnello del KGB che vive in lui, e pertanto insiste nel voler raddrizzare i propri connazionali amanti della libertà. E la soffoca, ogni forma di libertà, come ha sempre fatto nel corso della sua precedente professione
Breznev è stato pessimo, Andropov sanguinario sotto una patina di democrazia, Cernienko un idiota. Gorbaciov non piaceva. Eltsin ogni tanto ci costringeva a farci il segno della croce per timore delle conseguenze delle sue decisioni. Colui che è stato una loro guardia del corpo, assegnato allo scaglione 25 con il compito di starsene impalato nel cordone di sicurezza quando il corteo di VIP sfrecciava oltre, proprio lui, Putin, incederà sul tappeto rosso della sala del Cremlino. Da padrone. Tra lo scintillio degli ori degli zar appena tirati a lucido, mentre la servitù sorriderà sottomessa e i suoi sodali tutti ex pesci piccoli del KGB assurti a ruolo di grande importanza gonfieranno il petto
Putin ha dimostrato più volte di non comprendere il concetto stesso di dibattito. E tanto meno quello di dibattito politico: chi sta sopra non discute con chi sta sotto, e se chi sta sotto si permette di farlo diventa un nemico. Se Putin si comporta in questo modo non lo fa perché è un tiranno o un despota congenito, ma perché così gli è stato insegnato. Queste sono le categorie che gli ha insegnato il KGB e che lui stesso ritiene ideali, come ha più volte dichiarato
Per questo rifiuta i dibattiti pre-elettorali: non sono il suo ambiente, non è capace di parteciparvi, non sa reggere un dialogo. La sua arte è quella del monologo, il suo schema quello militare: da basso rango era costretto a non fiatare? Ora che sono in cima alla scala parlo, anzi monologo, e che gli altri fingano dessere d’accordo con me. Anna Politkovskaja