LItalia non è una democrazia. E una telecrazia, unoligarchia, una mafiocrazia. Tutto questo insieme, ma non democrazia. Il cittadino non può eleggere il suo rappresentante. Quindi non è una democrazia elettiva. Il cittadino non può partecipare alle scelte pubbliche. Quindi non è una democrazia partecipativa. Il cittadino non ha il diritto di essere informato. Quindi non può decidere. Ma se non può eleggere, né partecipare, né essere informato, cosa gli rimane?
E straordinario come gli italiani, la maggioranza, non se rendano conto. E rimuovano la realtà di vivere in una dittatura. Quando ci penso mi viene lo sconforto. Solo per cinque minuti, che sono comunque lunghi. Poi mi sale la temperatura corporea e mi metto a battere sulla tastiera come su una mitragliatrice. Ogni informazione un proiettile democratico. Un altro buco nello scolapasta del sistema. Non potranno tappare tutte le voci della Rete.
Ho ricevuto due lettere di democrazia e no. Federico da Amsterdam e il Meetup di Villafranca.
In Italia lacqua è stata privatizzata dallo psiconano (lo sapevate?), in Olanda, invece, la politica dellacqua è fatta dagli olandesi. Il comune di Vigasio nel Veneto cementifica 4,5 milioni di metri quadri, ma non vuole i cittadini fra i piedi. Il Comune è Casa Loro, gli stipendi che ricevono sono invece soldi nostri.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi neppure.
Caro Beppe,
sono Federico Bonelli da Amsterdam. Ho ricevuto una lettera in cui mi si chiede di votare per il Rappresentante del consiglio per la gestione delle acque. Il consiglio è sia pubblico che elettivo. Nella lettera, con scheda e busta preaffrancata, c’era un sito internet per informazioni sulle liste e il loro programma.
Lo apro, inserisco il cap e appaiono una serie di temi a cui si può rispondere liberamente, da totalmente d’accordo a totalmente contrario. Le domande sono rilevanti, mi aiuto con Babelfish (eh,l’olandese non è una lingua facile!), con Wikipedia e ogni tanto chiedo a mia moglie che è olandese.Il programma mi posiziona su un grafico con due assi: spesa e ambiente. Il mio voto è rappresentato da una matita e le opinioni di tutti i partiti dal loro simbolo. Se ci passo sopra appare la persona del partito che dovrei votare con le sue risposte al questionario e le motivazioni. Chi ha pagato questo servizio? Le tasse dei cittadini! Perchè è creato dalla fondazione delle acque. Invece che soldi pubblici al partito per inondare di lettere o di spot in tv, qui usano i miei soldi per rendere pubbliche le opinioni dei candidati e compararle con le mie.
Domande vere, non scemenze. Si può proibire l’innaffiatura dei giardini?. I contadini dovrebbero pagare per la bonifica delle acque?. Si può espropriare terra per aumentare le zone verdi?.
Il questionario mi ha costretto a informarmi e ora so qualcosa in più sullacqua. Ma ci sono molte altre considerazioni da fare: democrazia rispetto a scelte ambientali che ti riguardano, legate al territorio e alle risorse vitali; uso del danaro pubblico non per finanziare la campagna demagogica del partito, ma per portare l’opinione del partito a conoscenza del cittadino; Internet e strumenti statistici per informare. Penso all’Italia e mi viene da piangere. Per consolarmi bevo dal rubinetto un bicchier d’acqua. E’ buonissima. Mi ricordo dell’acqua di Roma quando ero bambino… prima che fosse normale che avesse un sapore orribile per comprare bottiglie su bottiglie d’acqua minerale. Un saluto. Federico
Caro Beppe,
siamo i componenti del Meetup di Villafranca di Verona. Il 18 novembre abbiamo presenziato al consiglio comunale di Vigasio dove è in discussione un progetto enorme chiamato Motorcity. Cemento, mortificazione del territorio e speculazione edilizia, 4.5 milioni di metri quadrati, un miliardo e mezzo di euro, un raggio commerciale di 300 km. Il progetto è arrivato in porto: è imminente il parere (positivo, qui non ci saranno sorprese) della commissione regionale e la Valutazione Impatto Ambientale per poi arrivare in giunta regionale per l’approvazione definitiva.
Un affare che sicuramente non riguarda il cittadino. La cosa sconvolgente è che la maggioranza in consiglio comunale di Vigasio non ha alcuna intenzione di consultare i cittadini.Non solo ha impedito alle nostre telecamere di riprendere, ma ha modificato il regolamento del consiglio comunale che ora all’articolo 32 recita: E facoltà del presidente del consiglio disporre o autorizzare la ripresa dei lavori con qualsiasi mezzo. Inoltre, ha bocciato la proposta fatta dalla minoranza per un referendum consultivo locale per il progetto.
Noi abbiamo gia più volte denunciato il fatto dal nostro blog e dal nostro Meetup.Grazie ancora. Amici di Beppe Grillo, Villafranca di Verona
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