Se il nostro sistema bancario è solido, lo dobbiamo soprattutto ad Antonio Fazio. Chi lo detto? Cesare Geronzi, due giorni fa.
“Chi nelle aziende sbaglia deve pagare. E non è possibile che qui non si paghi mai: sia quando il dirigente non si dimostra all’altezza e sia quando va sotto processo“. Chi lo ha detto? Giulio Tremonti, ministro dellEconomia (per quanto?), due giorni fa.
Geronzi, 72 anni, è coinvolto in numerosi casi giudiziari (da Wikipedia) :
– Parmalat – Eurolat: Nell’ambito del processo per il crack Parmalat è indagato per usura aggravata e concorso in bancarotta fraudolenta. Per l’accusa Geronzi avrebbe costretto Tanzi ad accollarsi la società Ciappazzi, appartenenti al gruppo Ciarrapico. L’investimento sarebbe stato finanziato da Capitalia con tassi da usura. Per il filone Eurolat, Geronzi è stato rinviato a giudizio per estorsione e bancarotta societaria il 5 aprile 2008. Secondo l’accusa, Geronzi avrebbe imposto a Tanzi l’acquisto di Eurolat, società del Gruppo Cirio di Sergio Cragnotti ad un prezzo gonfiato, minacciando di chiudere gli affidamenti bancari. Gli atti del processo sono stati trasferiti da Parma a Roma il 20 giugno perché il reato contestato (estorsione in relazione alla vendita di Eurolat dalla Cirio alla Parmalat) sarebbe stato compiuto a Roma
– Crack Cirio: il banchiere è indagato di frode riguardo l’emissione e collocamento dei ‘bond’ Cirio tramite Capitalia
– Crack Italcase: Geronzi condannato in primo grado per bancarotta a 1 anno e 8 mesi più l’interdizione di esercitare uffici direttivi presso qualunque impresa per 2 anni
– Caso Telecom: frode fiscale operata dalla lussemburghese Bell (controllata da Hopa, la merchant bank di Emilio Gnutti partecipata anche da Geronzi).
Cesare Geronzi è presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, la banca daffari al centro del sistema bancario italiano. Con il suo curriculum dovrebbe essere altrove. A scrivere le memorie o a preparare le difese con i suoi avvocati.
Quanto hanno perso gli azionisti di Parmalat, di Cirio, di Italcase? Quanto ha dovuto pagare Geronzi? Perché è intoccabile? Matteo Arpe, amministratore delegato di Capitalia, fu fatto fuori e ora la stessa sorte tocca a Profumo, amministratore delegato di Unicredit, per aver incrociato la sua strada. Perchè? Perché è premiato invece di essere cacciato?
Lui e lo psiconano sono coetanei, entrambi gran frequentatori di aule giudiziarie. Si aiutano a vicenda da ventanni, dai tempi del possibile fallimento di Mediaset. A Mediobanca, grazie a Geronzi, sono arrivate due new entry, due cavalli di razza: Marina Berlusconi, consigliere di amministrazione, e il tronchetto dellinfelicità, come vice presidente.
Mediobanca è il cuore della finanza e delleconomia italiana. E nelle mani di Geronzi, dello psiconano e del tronchetto, gente che ha contribuito al disastro economico che sta per travolgerci. E ai cittadini è chiesta fiducia nelle banche… Senza vergogna.