Il 16 aprile 1994, 65.000 Tutsi cercarono rifugio nella scuola tecnica di Murambi confidando invano sulla protezione dei militari francesi. Dopo aver cercato di resistere alcuni giorni difendendosi con pietre e laterizi, le milizie Hutu ebbero la meglio. La moglie e i cinque figli di Emmanuel Murangira furono massacrati, assieme ad altre 40.000 persone. Lui, colpito alla testa da un proiettile, si salvò fingendosi morto e nascondendosi tra i cadaveri. E’ un sopravvissuto. Oggi è il solitario custode del Murambi Genocide Memorial. Il Blog lo ha raggiunto via Skype per raccogliere la sua testimonianza nel 15esimo anniversario della strage.
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