Un “giovanotto” ha scritto a Severgnini del Corriere della Sera questa lettera e, cosa stupefacente, è pure stata pubblicata. Forse è un segno dei tempi che cambiano.
“Buon giorno Beppe (Severgnini, ndr),
durante l’ultimo mio fine settimana a casa, mi sono preso la briga di andare a sentire il rendiconto dei primi sei mesi di consiglieri regionali di G. Favia e A. Defranceschi, eletti, anche con il mio voto, alla regione Emilia Romagna nelle liste Cinque Stelle di Beppe Grillo.Attenzione soloni della politica, che mentre voi continuate con i vostri bla bla su Berlusconi e sul circo che gira attorno a lui, una rivoluzione epocale del modo di concepire e fare politica è in atto da noi e in tutta Europa. La politica intesa come partecipazione attiva del singolo cittadino nella gestione e nel cambiamento della cosa pubblica, con le liste di Grillo diventa realtà, e a queste condizioni la voglia di ritornare a fare politica viene anche a me che oramai vado per i 60. Vedere due ragazzi che nel generale ostracismo di tutti gli altri consiglieri regionali, provano ad adempiere al loro dovere di cittadini eletti per rappresentare e tutelare l’interesse della gente comune, è una cosa che mi ringiovanisce e mi sprona a far sì che nelle prossime elezioni, a tutti i livelli, dalle comunali alle politiche, questo nuovo modo di fare politica possa crescere e diventare condizionante per tutte le forze politiche tradizionali. Leggetevi il programma di Grillo, informatevi di quello che hanno fatto e che stanno facendo Favia e Defranceschi, e di come lo stanno facendo, e non potrete che convenire che forse è l’inizio di una nuova stagione. Fini potrà anche spostare dei voti all’interno del centrodestra, Renzi potrà fare altrettanto nel centrosinistra, ma Grillo e la nuova via di fare politica andranno a intercettare e raccogliere voti nel più grande partito che c’è in Italia, quello degli astenuti. A 58 anni spero di vedere non solo la fine di Berlusconi, ma anche di tutto il sistema politico attuale e di vedere nascere una nuova stagione che ridia fiducia ai nostri giovani.” Tullio Demattio, [email protected]
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