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Uno sceriffo senza pistole e senza stella. Non ha un cinturone, né legittimità a far rispettare la legge. E’ senza autorità, aiutanti. Armato solo della sua indignazione. E’ il cittadino che ogni giorno e ogni notte vede o subisce un sopruso, grande o piccolo. La sua rabbia è alimentata dall’evidenza, dalla sfacciataggine del reato, del comportamento incivile che avviene in piena luce, con il silenzio assenso di chi la legge dovrebbe farla applicare, dall’Asl alla Polizia Municipale, dagli assessori comunali, ai presidenti di Regione. Tra l’indifferenza di gran parte degli italiani che si fa rigorosamente i cazzi suoi, vere amebe della democrazia, cartilagini di un corpo in decomposizione.
Il fiume inquinato dall’azienda di cui si conoscono indirizzo e partita iva, le macchine, spesso delle cosiddette autorità che sostano per un caffè, parcheggiate sugli scivoli per i portatori di handicap, minorenni che si prostituiscono sui marciapiedi delle città a tutte le ore, la droga spacciata davanti alle scuole, i cacciatori che sparano a pochi metri dalle abitazioni, la distruzione del territorio, che nel tuo caso è il prato di fronte alla tua finestra, con un capannone abusivo, i giovani virgulti che non si alzano per cedere il posto a un’anziana sui mezzi pubblici, le malattie respiratorie dovute all’inquinamento dell’aria a causa dell’amministrazione pubblica, il pizzo nel negozio. E’ un’ordinaria iniezione di bile che riguarda tutto ciò che ci circonda. Il cittadino sceriffo che non ce la fa più, reagisce, alza la voce, denuncia, si incazza, fa il lavoro per cui paga quattro milioni di dipendenti pubblici. Rischia di tutto. Il rompicoglioni è lui, non gli altri. Isolato, insultato, qualche volta picchiato, denunciato, querelato. Se ha qualcosa da obiettare alla ordinaria merda quotidiana che gli viene rovesciata addosso, si rivolga alle autorità… Ma otto milioni di occhi retribuiti da lui, con il suo lavoro, non dovrebbero vedere al suo posto, intervenire al suo posto, fare applicare il codice civile e il codice penale al suo posto, se necessario armi alla mano? E allora?
Non c’è lo sceriffo in città e neppure le altre autorità. Il cittadino sceriffo, come Gary Cooper in “Mezzogiorno di fuoco” è solo. Chi dovrebbe sostenerlo si chiude in casa per paura di ritorsioni o per quieto vivere. Lo sceriffo improvvisato è visto con fastidio dai parenti e dagli amici. Così rispose la moglie di Cooper a chi la criticava per voler abbandonare il marito: “Ma che razza di donna siete? Come potete lasciarlo così? Il suono delle pistole vi fa tanta paura?” “No. Ci sono abituata. Mio padre e mio fratello sono stati uccisi in una sparatoria. Erano dalla parte della ragione, ma questo non servì a nulla quando iniziarono a sparare.”
Ps1: come promesso nei precedenti post, il blog sta seguendo i vari processi nei confronti del Maresciallo Capo Vincenzo Lo Zito, reo di non aver taciuto la malagestione della Croce Rossa Italiana abruzzese ed aver denunciato tutto alle competenti autorità. Domani 18 febbraio processo militare ed il 23 febbraio processo penale. Il blog ci sarà.
Ps2: Sono stati programmati incontri per la creazione di Liste Civiche 5 Stelle nelle seguenti città:
Abano Terme, Anzio, Arezzo, Arquata Scrivia, Arzergrande, Chivasso, Crotone, Este, Montignoso, Montefiascone, Nettuno, Ospedaletto Euganeo, Rocca Priora, Sennori, Vasto, Vimercate
Proponi un incontro nella tua città.