Ogni anno migliaia di navi mercantili attraversano i mari trasportando decine di miliardi di tonnellate di merci. Si stima che nel mondo vengano movimentati circa 226 milioni di container l’anno, con oltre 5.600 navi portacontainer operative e più di 1,7 miliardi di tonnellate di merci trasportate via container. Questo sistema di scambi globali ha un costo ambientale enorme. Il trasporto marittimo è responsabile di circa il 3 % delle emissioni globali di gas serra, con una tendenza in crescita del 5 % nel 2022 rispetto all’anno precedente. È una quota superiore a quella dell’aviazione civile e paragonabile alle emissioni complessive di un grande Paese industrializzato.
Per ridurre l’impatto climatico del settore servono soluzioni che non si limitino a migliorare l’efficienza dei motori o a introdurre nuovi carburanti sintetici. Un approccio più radicale è quello di tornare a sfruttare il vento come forza propulsiva, combinandolo con la tecnologia moderna. In questa direzione si inserisce l’esperimento francese del Neoliner Origin, una nave cargo a vela ibrida concepita per operare su rotte commerciali regolari.
Dopo Livorno, dove ha fatto tappa il 4 ottobre, il Neoliner Origin ha lasciato la Francia ed è ora diretto verso l’Atlantico settentrionale, in rotta per Saint-Pierre-et-Miquelon. È lungo 136 metri, ha due alberi in carbonio alti 75 metri e 3.000 metri quadrati di vele rigide. È il primo cargo ro-ro moderno a propulsione eolica costruito per un servizio commerciale regolare. La nave ha lasciato il cantiere il 29 settembre e ha toccato Livorno e Bastia prima di raggiungere Saint-Nazaire, dove è stata inaugurata. Da lì, il 16 ottobre, ha iniziato la sua prima traversata transatlantica. Naviga a una velocità media commerciale di 11 nodi e può trasportare fino a 5.300 tonnellate di merci tra veicoli, container e rotabili caricati dalla rampa posteriore.
La rotta inaugurale prevede scali a Saint-Pierre-et-Miquelon, Baltimora e Halifax, con una rotazione mensile stabile. Il sistema ibrido vela e motori ausiliari permette di ridurre drasticamente il consumo di carburante rispetto a una nave convenzionale di pari stazza. È un passo concreto verso la decarbonizzazione del trasporto marittimo, settore chiave e finora poco trasformato nella transizione energetica.
Il Neoliner Origin è una nave commerciale operativa progettata per un servizio regolare. A bordo sono già prenotati i carichi di aziende come Renault, Beneteau, Clarins, Hennessy, Michelin, Manitou e Rémy Cointreau. L’obiettivo è dimostrare che il vento può tornare a muovere merci su scala industriale, riducendo i costi energetici e le emissioni.





