Ci sono nomi sconosciuti al grande pubblico, che non monopolizzano i titoli o ricevono milioni di follower sui social network, ma il cui impatto sulla nostra vita è molto più grande di quanto si possa immaginare. Questi nomi corrispondono a scienziati, imprenditori e lavoratori che cercano un bene comune senza la necessità di ricevere una massiccia attenzione da parte del pubblico.
Da oltre 40 anni, i Rolex Awards for Enterprise danno supporto a queste persone con progetti volti a migliorare la conoscenza dell’umanità, proteggere il patrimonio culturale e preservare le specie e gli habitat naturali.
Il 14 giugno a Washington D.C. si è tenuta una cerimonia speciale in omaggio ai Vincitori del 2019: João Campos‑Silva, Grégoire Courtine, Brian Gitta, Krithi Karanth e Miranda Wang, che dimostrano che con la giusta dose di passione e di impegno chiunque può cambiare il mondo.
Ecco i 5 progetti che possono cambiare il nostro futuro:
Miranda Wang
Se l’imprenditrice canadese Miranda Wang, 25 anni, raggiunge il suo obiettivo, un terzo dei rifiuti di plastica nel mondo – che ora soffocano discariche, fiumi e oceani – potrebbe essere convertito in nuova ricchezza. La sua azienda BioCellection sta sviluppando una serie di tecnologie uniche per trasformare i rifiuti plastici più difficili da smaltire in preziosi composti chimici industriali impiegati nella composizione di oggetti familiari come automobili, prodotti elettronici, tessuti e detergenti. (cliccare qui per approfondire)
Grégoire Courtine
Secondo il ricercatore medico Grégoire Courtine, un danno alla spina dorsale non sarà più un ostacolo per continuare a camminare. Il ricercatore francese, che lavora a Losanna, in Svizzera, ha ideato un “ponte” elettronico per bypassare il punto della lesione spinale e permettere così al cervello dei pazienti di riacquisire il controllo delle proprie gambe e camminare di nuovo. (cliccare qui per approfondire)
Brian Gitta
Sviluppare una nuova, potente arma contro la malaria – malattia che ogni anno colpisce 220 milioni di persone – è il sogno per il quale lo specialista IT ugandese Brian Gitta si batte. La chiave per guarire dalla malaria è una diagnosi veloce: i test attuali richiedono un prelievo di sangue e uno specialista competente che lo analizzi, non sempre disponibili nei Paesi in via di sviluppo. Per ovviare a questa mancanza, Gitta e il suo team hanno sviluppato un dispositivo elettronico portatile che fornisce una lettura affidabile in pochi minuti, senza prelievo sanguigno. (cliccare qui per approfondire)
João Campos-Silva
Il pesce squamoso d’acqua dolce più grande del mondo – l’arapaima – è destinato a estinguersi. Ma l’ecologo João Campos-Silva, in stretta collaborazione con associazioni locali e con leader del settore della pesca, ha un piano per salvare non solo l’arapaima, ma anche i mezzi di sostentamento, le fonti di cibo e la cultura delle comunità indigene dell’Amazzonia, la cui sopravvivenza dipende dai fiumi della regione. (cliccare qui per approfondire)
Krithi Karanth
Gli esseri umani sono sempre più numerosi; la fauna selvatica lo è sempre meno. Nascono così conflitti tra l’uomo e la natura, ma l’ambientalista indiana Krithi Karanth è convinta che esistano soluzioni per questa situazione. (cliccare qui per approfondire)