“Questo Governo ha tagliato la Sanità più di qualunque altro. Neanche Monti ha fatto tanto. Solo un anno fa il Fondo sanitario nazionale era a quota 112 miliardi ed era previsto per il 2016 a 115,4 miliardi di euro. Nel corso del 2015, attraverso il Dl Enti locali, il Fondo è stato abbassato a 109,7 miliardi di euro e la previsione per il 2016, di conseguenza, a 113,1 miliardi. Questi 2,3 miliardi di tagli sono stati accompagnati dalla lista di proscrizione del Governo, che ha eliminato circa 180 prestazioni diagnostiche dalla lista dei servizi sanitari gratuiti per i cittadini. I medici sono stati allertati con la minaccia di una decurtazione dello stipendio nel caso si azzardino a prescrivere con troppa facilità una di queste 180 prestazioni sanitarie.
Pochi mesi dopo, nella Stabilità 2016 oggi in esame al Senato, il Governo ha rincarato la dose. Altri 2 miliardi di tagli al Fondo sanitario nazionale, che nel 2016 scenderà quindi a 111 miliardi.
Va detto, peraltro, che il massacro delle Regioni, colpite da quasi 19 miliardi di tagli dal 2016 al 2019, impattera ancora sulla Sanità, dato che il servizio sanitario pubblico copre circa l’80% dei bilanci regionali.
Se consideriamo anche che la popolazione italiana tende all’invecchiamento e che per questo il Fondo sanitario nazionale deve crescere di anno in anno anche solo per mantenere la qualità del servizio, è chiaro che l’attacco alla Sanità pubblica è senza precedenti. Il Sistema Sanitario Nazionale, svuotato e immiserito, verrà pian piano abbandonato e i malati si divideranno in due grandi categorie: malati di serie A, ricchi o benestanti, che andranno ad ingrassare la sanità privata, e malati di serie B, che dovranno decidere se investire tutti i loro esigui risparmi nella salute o rinunciare alle cure, come già adesso sta accadendo. Il rapporto Censis, infatti, segnala che il 41,7% delle famiglie ha rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria per i costi troppo salati e le liste d’attesa troppo lunghe.
Il Governo sta svuotando di anno in anno la Costituzione del 1948. Il neoliberismo avanza a grandi passi e si porta dietro diritti, benessere e sovranità.” Paola Taverna