“Se poteste vedere in che condizioni si legifera, capireste perchè la Sicilia si trova in questo stato. Non so se è stato un problema di “urgenza” oppure questa è ordinaria amministrazione. Sia in commissione, che in aula, l’iter è questo: arriva un ddl, subito dopo arrivano gli emendamenti al testo, si ha un’arco di tempo di 10-30 secondi per leggerli e votarli, poi si vota il testo completo. Tutto ciò nel caos più totale. L’unica cosa che conta è far passare le proprie istanze. Poco importa cosa presentino gli altri. L’importante è la vittoria personale, come se si stesse giocando ad uno strano gioco da tavola e non si avessero, invece, in mano le sorti di una terra. Saremo noi strani, inesperienti, ingenui, ma come ho detto in aula, nutriamo un profondo rispetto per il ruolo che ricopriamo, e sentiamo sulle spalle il peso di un’enorme responsabilità. Io voglio sapere cosa voto, voglio sapere cosa comporta una parola piuttosto che un’altra, voglio sapere il perché di ogni singola sillaba, voglio sapere quali sono le conseguenze di una frase che grazie a me potrebbe diventare LEGGE. Ieri, con grandissimo sforzo, abbiamo cercato di farci valere e di reagire ad un sistema folle (in parte, riuscendoci). Ma finchè si verificheranno queste situazioni, continuerò a pubblicare tutto, ad alzare la voce e a pretendere di svolgere il mio ruolo con serietà e responsabilità, poco importa quanto tempo ci vorrà. Che il 2013 sia l’anno della rinascita.”
Comments are closed.