Mentre il Paese affonda, i politici pensano solo a una nuova legge elettorale per escludere il MoVimento 5 Stelle.
“Sono stato un commerciante per 11 anni, lavorando tutta la settimana per tutto il mese, ogni benedetto giorno dentro il negozio. Dal 2008 le cose sono peggiorate, mancavano i soldi per pagare l’affitto, mentre ero costretto ad indebitarmi per pagare le tasse (non lo dice nessuno, ma le tasse italiane NON SONO CALCOLATE IN BASE AL REDDITO). Mi sono trasferito in una grande città sicuro di riuscire a risollevare le mie sorti e la mia attività, ma nulla. Con un buco in banca, equitalia che pignorava i pagamenti ricevuti dalla pubblica amministrazione e il conto tremendamente in rosso (con interessi da paura) e sopratutto un figlio in arrivo, ho preso una decisione. Ho chiuso baracca e sono andato a casa. Oggi vivo alla giornata, non posso pagare le tasse e non posso risollevare il mio conto in banca, ma sono molto più contento di prima, sono libero e sto costruendo qualcosa per lasciare per sempre (e senza rimpianti) questo Paese. Prima di partire attendo la risoluzione di una causa contro equitalia che ha pignorato illegittimamente quanto mi doveva lo Stato. Allora sputerò simbolicamente a terra e in faccia a quei politici che ci hanno ridotto così, perché grazie a loro, di tutto il lavoro svolto, di tutti i sacrifici, mi sono rimasti solo debiti con il fisco e le banche e 11 anni vissuti quasi da francescano per necessità”. Francesco
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