Jigsaw, un incubatore di tecnologia presso Google, ha rilasciato una piattaforma sperimentale chiamata Assembler, per aiutare chi si occupa di media a verificare rapidamente le immagini.
Come funziona?
Assembler combina diverse tecniche esistenti nel mondo accademico per rilevare tecniche di manipolazione comuni, tra cui la modifica della luminosità dell’immagine e l’incollamento di pixel copiati altrove, per coprire qualcosa mantenendo la stessa trama visiva.
Include anche un rilevatore che individua i deepfake, del tipo creato utilizzando StyleGAN, un algoritmo in grado di generare volti immaginari realistici. Queste tecniche di rilevamento indicano agli utenti la probabilità che un’immagine sia stata manipolata.
Le immagini false, sono tra le cose più difficili da verificare, soprattutto con l’ascesa dell’intelligenza artificiale. La disinformazione si diffonde rapidamente e su vasta scala.
Assembler è un buon passo in avanti nella lotta alle manipolazioni, ma non copre molte altre tecniche di manipolazione esistenti, comprese quelle utilizzate per i video, che il team dovrà aggiungere e aggiornare man mano.
Gli esperti hanno raccomandato ai giganti come Facebook e Twitter di incorporare queste funzionalità di rilevamento direttamente nelle loro piattaforme. In questo modo tali controlli potrebbero essere eseguiti quasi in tempo reale quando foto e video vengono caricati e condivisi.