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Dicembre 20, 2025
Circa 4 persone su 10 in tutto il mondo possiedono uno smartphone e nel nostro paese 7 italiani su 10. Il numero continua a crescere e con esso la quantità di rifiuti elettronici prodotti ogni anno. Nel 2022 a livello globale sono stati generati circa 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, pari a circa [...]
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Dicembre 18, 2025
Alpi senza 100 ghiacciai fra 8 anni
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Dicembre 15, 2025
I robotaxi sono già qui
ULTIMI POST DELLA SETTIMANA
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- Dicembre 9, 2025
di Igor G. Cantalini Quest'anno sotto l'albero i bambini troveranno regali in grado di rispondere. Robot giocattolo e peluche con intelligenza artificiale sono in arrivo sul mercato, progettati per insegnare, giocare, raccontare storie. Gli adolescenti passano già buona parte del tempo con videogiochi e video alimentati dall’IA e a scuola materiali educativi creati con strumenti generativi stanno diventando normali. Alcuni ragazzi studiano insieme a chatbot-tutor personalizzati e iniziano ad affidarsi a queste tecnologie come compagne silenziose delle loro giornate. Questa trasformazione promette un’educazione cucita su ciascun bambino, con tutoraggio costante, programmi adattivi, contenuti creativi personalizzati. L’IA propone canzoni composte sui bambini, storie con loro protagonisti, videogiochi calibrati sulle loro capacità e compagni digitali che li incoraggiano. Il sogno è rendere universale un trattamento [...]
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- Dicembre 8, 2025
DAL WEB – ARTICOLO PUBBLICATO SU THE ECONOMIST Quando il Giappone e la Cina si scontrarono per un gruppo di isole contese nel 2010, la Cina impiegò un’arma innovativa. Impose un divieto non ufficiale all’esportazione di terre rare, minerali utilizzati in tutto, dalle auto ai missili. Da allora questa forma di coercizione economica è diventata comune. La Cina ha usato nuovi severi controlli sulle terre rare anche per costringere l’America a fare marcia indietro nella sua guerra commerciale di quest’anno. Nelle ultime settimane è ancora una volta il Giappone a trovarsi in una situazione di tensione con la Cina. Il mese scorso Takaichi Sanae, primo ministro giapponese, ha dichiarato che un’invasione di Taiwan potrebbe superare la soglia che richiederebbe una risposta militare da [...]
DALL'ARCHIVIO DELBLOG
Trentino: la telemedicina migliora la vita ai pazienti cardiaci
Il Trentino dimostra che la cura [...]
COSEPREZIOSE
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- Novembre 22, 2025
di Beppe Grillo La Cina ha varato il nuovo piano quinquennale per la tecnologia e l’innovazione, valido fino al 2030. Hanno deciso di portare la spesa in ricerca e sviluppo al 2,8% del PIL, di costruire altri supercomputer regionali (oggi ne hanno già 10) e di completare la rete 6G prima di chiunque altro, entro cinque anni. L’obiettivo è diventare autosufficienti, non dipendere più da nessuno, nei chip, nei materiali, nell’energia, perfino nella conoscenza. Vogliono produrre semiconduttori a sette nanometri entro il 2027 e tagliare del 60% la dipendenza dall’estero. In pratica, si sono stufati di farsi bloccare da sanzioni o licenze americane. Noi invece importiamo pure le viti per montare le antenne. La Cina formando centinaia di migliaia di nuovi specialisti in intelligenza artificiale con programmi accelerati nelle università e negli istituti tecnici.. Voi capite che non c’è partita, è come una corsa tra un razzo spaziale e una bicicletta senza catena. Nel piano di Xi Jinping c’è scritto che la potenza di calcolo nazionale deve raddoppiare. Stanno costruendo data center da centinaia di megawatt, creano “zone digitali pilota”, 100 in tutto il Paese, per sperimentare l’economia dei dati. Vogliono che l’intelligenza artificiale entri dappertutto, nelle fabbriche, negli ospedali, nelle scuole, nella pubblica amministrazione; hanno chiamato il programma “AI Plus”. Noi litighiamo sul “bonus computer” per comprare un tablet a rate. L’industria tecnologica cinese cresce al ritmo del 9-10% l’anno. Solo nel 2025 la produzione di attrezzature è aumentata del 9,7% e quella hi-tech del 9,6%. Hanno già superato gli Stati Uniti in 37 settori su 44 di tecnologie avanzate: robotica, comunicazioni quantistiche, biotecnologie, energie pulite, batterie, droni. Loro sfornano ogni anno 300 mila ingegneri elettronici. Noi già tanto che arriviamo a 1000. Loro riformano i corsi, attraggono scienziati dall’estero, finanziano start-up interne. Noi tagliamo fondi alla ricerca e poi diciamo che “i cervelli fuggono”. Ma certo che fuggono, non trovano neanche il laboratorio!! Il governo cinese vuole creare un sistema integrato tra scienza, istruzione e industria. Un ecosistema unico, hanno pianificato nuove aree industriali dedicate a tecnologie emergenti, l' idrogeno, il calcolo quantistico, e le interfacce cervello-computer. L’obiettivo è far crescere del 20% l’anno i settori strategici. In [...]
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