“Oltre diciotto milioni di italiani sono a rischio povertà. E` quanto emerge dagli ultimi dati Eurostat. Nel nostro Paese il 29,9% è sulla soglia della miseria, di peggio – nell`eurozona- c`è solo la Grecia in cui il 34,6% dei cittadini è indigente. Dall`inizio della crisi a oggi, il potere d`acquisto delle famiglie italiane è crollato. I dati dell`istituto statistico europeo dicono che dal 2008 al 2012 si è ridotto del 9,4%. Tra i requisiti per rientrare nella soglia di rischio povertà c`è: vivere in una famiglia con un reddito inferiore al 60% del reddito medio del Paese di riferimento, avere “forti mancanze materiali“, ossia non possedere risparmi per pagare spese impreviste, non poter mangiare con regolarità carne e proteine affini, non poter riscaldare la casa, non avere una macchina e vivere in una famiglia con una bassa intensità di lavoro. L’anno scorso a rischio di esclusione sociale c’erano 18,2 milioni di persone e nel 2013 l’andamento economico non è certo migliorato. Nella zona euro l’Italia è tristemente in testa rispetto agli altri paesi che vanno meglio: in Spagna è il 28,2%, in Portogallo il 25,3%, Cipro ha il 27,1%, in Estonia è al 23,4%. Per trovare dati peggiori dell’Italia e della Grecia, bisogna andare ai Paesi fuori della zona euro: Bulgaria (49,3%), Romania (41,7%), Lettonia (36,5%), Croazia (32,3%).” da un articolo di Enza Loddo
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