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Franceschini, il Boccone del Prete, ha invitato lo psiconano al 25 aprile. Nessuno ci aveva pensato prima, neppure Topo Gigio. Di questa ricorrenza, Testa d’Asfalto si era sempre fregato, come un vero fascista. Quest’anno però aveva un giorno libero dagli incontri usuali con veline, piduisti, mafiosi, ex repubblichini, banchieri condannati, avvocati di fiducia finiti in carcere, corrotti, negazionisti, stallieri e letteronze. Per la prima volta nella sua vita, inoltre, non doveva recarsi in tribunale e vedersi il sabato mattina con Ghedini. Questo grazie al Lodo Alfano firmato da manolesta Napolitano. Se Mussolini avesse avuto il Lodo Ciano firmato dal Re non sarebbe finito a Piazzale Loreto. Lo psiconano la storia del fascismo la conosce bene grazie ai racconti di Gelli. E si è premunito per tempo.
PDL e PDmenoelle insieme. Il 25 aprile trasformato in un pastone per maiali. Fini e Alemanno, La Russa e Gasparri non sono postfascisti redenti, ma prepiduisti contenti. D’Alema, Fassino e Violante, servitori di un solo padrone, quello di Arcore e delle sue televisioni. Mescolati in sfilata con RutellichescappadaGenchi, Mastella e Pomicino candidati alle europee e i leghisti che volevano andare a prendere i fascisti casa per casa. Come diceva Boss(ol)i. Tutti insieme schifosamente.
La Resistenza e il fascismo sono due cose diverse. Lo sa anche un bambino. La Resistenza è stata fatta CONTRO il fascismo, CONTRO le leggi razziali, CONTRO il nazismo. Celebrare i caduti di entrambi può forse essere un atto umanitario, ma non nel giorno della Resistenza. E’ come ricordare i nazisti nel giorno della Shoah insieme ai milioni di ebrei morti nei campi di concentamento.
Se Il codazzo di servi di Berlusconi, sempre più numeroso, vuole festeggiare, si faccia la sua festa. Il pdue novembre mi sembra una data adatta. La chiamino Festa della Mafiomassoneriananofascista. Mi sembra un nome appropriato.
Un anno fa invitai al Vday chiunque volesse opporsi alla fascioinformazione. Mi presi del populista, qualunquista. Mi dissero, i cosiddetti rappresentanti della Resistenza, che profanavo il 25 aprile. A Torino la sinistra boicottò un Vday con 120.000 persone in piazza San Carlo e in via Roma e due milioni in tutta Italia. Precari, operai, studenti, disoccupati. Il popolo della nuova Resistenza. Quella contro questo regime e i suoi collaborazionisti da quattro soldi. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.