“Non appena insediato, lo avevamo definito il governo della vaselina, ma Mario Monti ha saputo andare ben oltre trasformandosi in un secchio di vaselina. Per lui è stato molto facile sostituirsi ad un personaggio ormai sputtanato, apparendo come il “Salvatore della Patria“. Con manierismi e garbatezze, è riuscito a portare avanti gli interessi della classe cui appartiene (lui è un banchiere) e ha salvaguardato gli interessi di coloro che stanno alle sue spalle. Il Paese è rimasto perplesso, ma poco per volta ha capito che Mario Monti non faceva altro che far suo il programma di Silvio Berlusconi che per vigliaccheria non aveva avuto il coraggio di imporre. Ma capiti i due personaggi, il vero pericolo viene dal pd (menoelle, ndr). Perchè a questo punto interviene il terzo personaggio, Bersani. Tutti e tre hanno più o meno le stesse vedute. Anche Bersani è per il buco nella Valle di Susa, per i licenziamenti facili, lo svuotamento progressivo dello stato sociale, l’acquisto degli F35: vogliono le stesse cose. Anche in politica estera ha delle vedute che hanno radici nel passato. Berlinguer sosteneva di sentirsi più sicuro protetto dall’ombrello atomico americano, il ché è tutto dire. Bersani parla il meno possibile di questi argomenti, preferendo rifarsi ad altri temi: quelli della democrazia interna ad altri gruppi politici. Dimenticando che negli ultimi 20 anni, all’interno prima del PdS, poi dei DS, oggi del pd (menoelle, ndr) non si è mosso nulla, non si è mossa foglia che Massimo D’alema non lo volesse. Per Mario Monti è stato facile sostituire un personaggio ormai impresentabile facendo la parte del “Salvatore della Patria“, però, fuori dagli equivoci, appare chiaro che i programmi suoi e quelli di Bersani e Berlusconi coincidono.” Mario Albanesi
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