di Chiara Appendino – Da quando ci siamo insediati, nel 2016, non abbiamo smesso un secondo di lavorare per quelle che sono le assolute priorità di Torino: investimenti, posti di lavoro, sviluppo economico.
Torino è una Città stupenda che però, anche per la sua natura produttiva, ha pagato la crisi più di altre aree d’Italia. Una crisi che ancora morde e che, purtroppo, ha martoriato imprese, posti di lavoro e quindi la vita di centinaia di famiglie.
Il turismo, che cresce e ogni giorno valorizza le nostre bellezze artistiche, storiche e culturali, è una componente fondamentale della nostra economia, ma da solo non può bastare a sopperire al vuoto lasciato dall’industria.
Ecco perché abbiamo deciso che Torino dovesse ripartire proprio da lì, dove è più forte. Dalla manifattura, dall’impresa, dalla produttività e dalle sue eccellenze.
Per farlo però bisognava guardare avanti, pensare in grande. Osservare il presente per anticipare il futuro, scavalcando l’orizzonte dell’innovazione, della tecnologia e dell’industria 4.0.
Avevamo promesso un grande progetto e, grazie al prezioso contributo del Governo e delle altre realtà del territorio – che ringrazio – lo stiamo realizzando.
150 milioni di euro per l’Area di Crisi Complessa presentata con Luigi Di Maio, oltre 800 milioni per la Metro 2, policy dell’innovazione come Torino City Lab voluta dall’Attuale Ministra, Paola Pisano, nuovi investimenti privati che creano economia e posti di lavoro.
Sono solo alcuni dei segnali che ci dicono che la direzione è quella giusta e che Torino può ripartire davvero.
Non è finita. C’è ancora molto, moltissimo da fare e il nostro pensiero va ancora alle tante famiglie in difficoltà. Ma noi non ci fermiamo e andremo avanti con il nostro lavoro, per tutte e tutti. Per la nostra, splendida, Torino.
#TorinoRiparte