“Quando si studiano le popolazioni carcerarie, si nota una comune preponderanza di traumi infantili e malattie mentali. Le due cose vanno di pari passo. Quindi, ciò che abbiamo nelle prigioni sono le persone più traumatizzate della nostra società”. Dott. Gabor Maté
“Step Inside the Circle” è un progetto potente e innovativo ideato dalla regista e attivista Fritzi Horstman, fondatrice dell’organizzazione Compassion Prison Project. Questo progetto si concentra sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo al legame tra traumi infantili e il sistema carcerario, in particolare nelle prigioni della California. Il documentario, che ha ottenuto vasta risonanza mediatica, rappresenta un tentativo coraggioso di mettere in luce le condizioni di vita nelle carceri e l’impatto devastante del trauma infantile sulla popolazione carceraria.
Il cuore del progetto è rappresentato da un potente esperimento condotto all’interno di varie carceri in California, in cui i detenuti vengono invitati a formare un cerchio. Questo cerchio non è solo simbolico, ma serve anche a creare un senso di appartenenza e connessione umana. I detenuti fanno un passo avanti ogni volta che la regista fa una domanda che corrisponde a un’esperienza traumatica vissuta nell’infanzia. Le domande possono essere “Sei stato abusato fisicamente”, “Hai avuto un genitore tossicodipendente” o “Hai assistito a violenza domestica”.
Uno degli elementi centrali del progetto è la correlazione tra traumi infantili e la probabilità di finire in carcere. Le ricerche dimostrano che una porzione significativa della popolazione carceraria ha vissuto esperienze traumatiche durante l’infanzia, spesso classificate come Adverse Childhood Experiences (ACEs) (Esperienze Avverse dell’Infanzia).
Le ACE includono abusi fisici, emotivi o sessuali, trascuratezza, la presenza di un genitore incarcerato, la tossicodipendenza in famiglia, e molti altri fattori. Uno studio condotto dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e dalla Kaiser Permanente ha mostrato che chi ha vissuto quattro o più ACE ha una probabilità significativamente maggiore di sviluppare problemi di salute mentale, abuso di sostanze, e, infine, comportamenti criminali.
I dati raccolti durante il progetto “Step Inside the Circle” nelle carceri californiane confermano questa tendenza. La stragrande maggioranza dei partecipanti ha fatto numerosi passi avanti, evidenziando la frequenza con cui i detenuti hanno subito traumi infantili. Alcuni dei dati più significativi rivelano che:
- 66% dei detenuti ha vissuto esperienze di violenza domestica.
- 50% ha subito abusi fisici.
- 35% ha assistito alla dipendenza di un genitore.
- Una percentuale elevata ha subito trascuratezza emotiva o fisica.
Il trauma non trattato porta spesso a comportamenti disfunzionali, come dipendenze, atti di violenza, o difficoltà di regolazione emotiva, che a loro volta aumentano la probabilità di comportamenti criminali e recidiva. La mancanza di supporto psicologico adeguato nelle carceri spesso aggrava questi problemi, contribuendo al ciclo di incarcerazione ripetuta.
L’approccio di Fritzi Horstman e del progetto “Step Inside the Circle” è unico poiché sottolinea che il trauma non è una giustificazione per i crimini commessi, ma un fattore chiave che necessita di essere affrontato se si vuole interrompere il ciclo della recidiva. Horstman sostiene che una riforma del sistema carcerario deve passare attraverso un cambiamento culturale, in cui la compassione e il trattamento del trauma giocano un ruolo primario.
Il Compassion Prison Project non si limita a “Step Inside the Circle”. Il progetto offre anche programmi educativi e terapeutici per i detenuti, insegnando tecniche di mindfulness, consapevolezza del trauma, e meccanismi di coping per aiutarli a gestire meglio i loro traumi non risolti. Fritzi Horstman lavora attivamente con le istituzioni penitenziarie per promuovere un cambiamento strutturale che integri il trattamento del trauma nelle politiche carcerarie.
Un altro aspetto cruciale del progetto è la sua enfasi sull’umanizzazione dei detenuti. “Step Inside the Circle” vuole far comprendere che dietro le statistiche e i crimini ci sono esseri umani che spesso hanno subito abusi e traumi gravi, e che il recupero è possibile con il giusto supporto.
Il video documentario del progetto ha accumulato milioni di visualizzazioni su diverse piattaforme, sensibilizzando l’opinione pubblica sulle problematiche del sistema carcerario americano. Ha anche portato a una conversazione più ampia sulla necessità di integrare un approccio basato sul trauma nella giustizia penale.
Fritzi Horstman e il Compassion Prison Project stanno lavorando per espandere “Step Inside the Circle” oltre la California, portando il programma in altre carceri degli Stati Uniti. L’obiettivo finale è quello di favorire una riforma penale più ampia, che dia priorità alla riabilitazione e alla guarigione rispetto alla pura punizione.
Anche in Italia, il sistema carcerario affronta problemi simili. Studi recenti evidenziano come i detenuti abbiano spesso alle spalle esperienze di trauma e disagio psicosociale. In particolare, il sovraffollamento e la mancanza di supporto psicologico adeguato rappresentano sfide importanti. Alcune iniziative, come il progetto “Liberi dentro” promosso in diverse carceri italiane, mirano a offrire supporto psicologico e percorsi di recupero basati sulla consapevolezza del trauma, cercando di favorire il reinserimento sociale e ridurre il tasso di recidiva.
“Step Inside the Circle” è un potente strumento di cambiamento che evidenzia come il trauma possa condurre a percorsi di vita problematici, tra cui l’incarcerazione. Il progetto offre una nuova speranza per il sistema carcerario, suggerendo che, attraverso la comprensione e il trattamento del trauma, è possibile interrompere il ciclo della recidiva e costruire un sistema più giusto.
Con progetti come questo la speranza è che l’approccio centrato sulla compassione diventi una parte integrante della riforma del sistema carcerario non solo in California, ma in tutto il mondo, Italia compresa.