di Paolo Ermani – Siamo circondati da tecnologia e riteniamo che attraverso di essa tutto si produca e tutto sia possibile ma tralasciamo il fatto che la più spettacolare, perfetta, ineguagliabile, efficiente ed efficace “tecnologia” esistente è la natura. Uno degli infiniti esempi di perfezione della natura sono le api e la loro è una attività preziosa. A causa però del massiccio uso dei pesticidi in agricoltura, le api sono gravemente minacciate e stanno diminuendo sensibilmente.
Si può pensare che senza api mancherebbe solo il miele, purtroppo non è così perché le api svolgono una funzione essenziale della vita sulla terra che è quella dell’impollinazione di tantissime piante che siano coltivate o selvatiche. Un mondo senza api per noi umani sarebbe una catastrofe. Le api sono collegate in maniera diretta a molto del cibo che mangiamo e che generalmente pensiamo provenga come per magia dai supermercati. Non ci poniamo molto il problema di quanto sia fragile fare arrivare quel cibo nei supermercati , non solo perché una qualsiasi crisi energetica manderebbe il sistema in tilt in pochissimo tempo ma anche perché non ci si rende conto da chi e da cosa dipendiamo effettivamente.
Per dimostrare quanto sia grande la dipendenza da fattori che a mala pena conosciamo o che riteniamo lontani e poco importanti, un supermercato della catena Penny di Hannover in Germania ha simulato cosa potrebbe succedere in caso le api non ci fossero più. Assieme all’associazione ambientalista Nabu ha lanciato la campagna Biene weg, regal leer – Senza api, scaffali vuoti. Infatti senza api tanti prodotti non ci sarebbero, ad esempio moltissima frutta e verdura, caffè, cacao, cioccolata, succhi di frutta, cibi pronti, surgelati, la frutta negli yogurt e poi deodoranti, creme, prodotti che contengono olio di girasole o essenze di frutti, prodotti per la cura del corpo, vari alimenti per i bambini e anche con i vestiti saremmo messi male perché il cotone deve essere impollinato. L’impressione nei clienti che hanno trovato il supermercato svuotato è stata destabilizzante e non capivano cosa fosse successo. Gli addetti del supermercato e gli attivisti hanno quindi spiegato ai clienti l’importanza fondamentale delle api.
Tutto ciò sta a significare che occuparsi della protezione dell’ambiente non significa fare qualcosa di astratto o poco importante ma bensì dare un futuro a tutti noi. Un mondo senza api sarebbe anche un mondo senza fiori, è possibile immaginare una vita senza fiori?
L’AUTORE
Paolo Ermani – Scrittore, formatore, consulente energetico, ideatore di progetti innovativi in ambito lavorativo e ambientale. Da metà degli anni ottanta si occupa di ambiente, energie rinnovabili, risparmio energetico e idrico, uso razionale dell’energia, tecnologie appropriate a cui poi ha aggiunto tematiche relative agli stili di vita, all’economia, il lavoro, l’alimentazione, l’agricoltura, la facilitazione. Ha lavorato e si è formato nei più importanti centri europei per le tecnologie alternative. Fra le centinaia di iniziative che ha realizzato è tra i fondatori dell’associazione Paea, del giornale web Il Cambiamento e del progetto sul lavoro Ufficio di Scollocamento. E’ autore dei libri: Pensare come le montagne (scritto con Valerio Pignatta), Ufficio di Scollocamento (scritto con Simone Perotti), Solo la crisi ci può salvare (scritto con Andrea Strozzi).