I ricercatori dell’Istituto di scienze industriali dell’Università di Tokyo hanno sviluppato una nuova procedura per il riciclaggio del calcestruzzo con l’aggiunta di legno di scarto. Hanno scoperto che la proporzione corretta degli elementi può produrre un nuovo materiale da costruzione con una resistenza alla flessione superiore a quella del calcestruzzo originale.
Questa ricerca può aiutare a ridurre drasticamente i costi di costruzione, oltre a ridurre le emissioni di carbonio.
L’industria mondiale del cemento infatti inquina più di intere nazioni come la Cina e gli Stati Uniti, con circa 2,8 miliardi di tonnellate di anidride carbonica rilasciate nell’atmosfera in un anno (il dato si riferisce al 2015), pari all’8% delle emissioni totali.
Il calcestruzzo solitamente è composto da 2 componenti: aggregato, che è fatto di ghiaia e pietra, e cemento.
“Il semplice riutilizzo dell’aggregato dal vecchio calcestruzzo è insostenibile, perché è la produzione di nuovo cemento a determinare le emissioni dei cambiamenti climatici, – spiega il primo autore Li Liang – pertanto, è necessario un nuovo approccio ecologico per contribuire a promuovere l’economia circolare del calcestruzzo”.
I ricercatori hanno ottimizzato il loro nuovo metodo regolando la proporzione della miscela, la pressione, la temperatura, la durata della pressatura e il contenuto di acqua. Trovare la giusta proporzione di calcestruzzo e legno riciclato è stato fondamentale per ottenere il calcestruzzo con la massima resistenza. Il legno ottiene la sua rigidità dalla lignina, un polimero organico altamente reticolato che va a riempire gli spazi vuoti del calcestruzzo fungendo da “adesivo” tra le varie parti.
“La maggior parte dei prodotti riciclati che abbiamo realizzato presentava una resistenza alla flessione migliore rispetto a quella del calcestruzzo ordinario”, afferma il ricercatore senior Yuya Sakai. “Questi risultati possono promuovere un passaggio verso un’industria delle costruzioni più ecologica ed economica che non solo riduce i rifiuti di cemento e legno, ma aiuta anche ad affrontare il problema dei cambiamenti climatici”.
Il team afferma che il nuovo metodo potrebbe essere esteso ad altri tipi di materia scartata. Un documento su questa nuova procedura sarà pubblicato nella sesta conferenza internazionale sui materiali da costruzione.