di Gunter Pauli – Il mercato mondiale delle sostanze ignifughe e ritardanti di fiamma è cresciuto a 7,1 miliardi di dollari nel 2017. Il mercato per i prodotti chimici che impediscono gli incendi è di 2,72 miliardi di dollari ed è in crescita.
I consumatori europei e giapponesi attenti alla salute e con una legislazione severa in tutto il mondo stanno estromettendo dal mercato i prodotti pericolosi. Tuttavia, la crescita della domanda di tutti i prodotti ignifughi proviene dalla Cina, che dovrebbe far aumentare la domanda di oltre il 13% nei prossimi 12 mesi. La regione Asia-Pacifico rappresenta già il 48% del mercato mondiale.
Purtroppo la domanda di ritardanti di fuoco bromurati (tossici) domina il mercato asiatico con vendite superiori al miliardo e attraverso le esportazioni raggiunge i paesi industrializzati.
La storia della chimica per il controllo della fiamma risale agli Egiziani che immergevano il legno nell’allume per prevenirne la combustione. La domanda di agenti antincendio si limitava al legno fino all’introduzione di prodotti a base di petrolio, il che costringeva all’uso di ritardanti di fiamma come standard di sicurezza.
Le compagnie assicurative hanno svolto un ruolo centrale nel promuoverne l’utilizzo. Dal momento che il fuoco è la quarta causa di morte accidentale. Con circa 300.000 morti ogni anno, i parlamenti hanno approvato leggi che impongono queste sostanze chimiche in divani, automobili, computer, cavi, tende e molti altri oggetti.
Ironia della sorte, proprio il regolamento volto a ridurre i rischi d’incendio ha introdotto sostanze chimiche tossiche che fino ad oggi sono disperse nell’ambiente. Gli obiettivi di sicurezza sono stati raggiunti, ma l’impatto sulla salute si è rivelato una conseguenza non voluta e non valutata.
Metà delle sostanze chimiche utilizzate per rallentare la propagazione della fiamma e per sopprimere il fumo possono causare malattie neurologiche e riproduttive, tiroide disfunzionale, e tutti i tipi di cancro.
La maggior parte delle sostanze ignifughe attualmente in uso contiene molti prodotti chimici nocivi che sono materiali inerti.
I materiali inerti non sono legati al materiale ospite nel trattamento. I materiali inerti possono facilmente disperdersi nell’aria come particelle, inquinando l’ ambiente, compreso il sangue umano e il liquido spinale. Queste sostanze chimiche inerti avranno spesso un impatto negativo sui geni umani, che si ripercuoterà sulle generazioni future.
L’innovazione
Mats Nilsson, un inventore, ha immaginato una soluzione totalmente diversa, basata su sostanze chimiche alimentari. Si è ispirato al mondo animale, soprattutto quello degli animali a sangue caldo e a come metabolizzano il cibo. Ha chiamato la sua scoperta Molecular Heat Eater.
Così ha creato un prodotto da un’eccezionale famiglia di prodotti biodegradabili, economici, assolutamente privi di tossicità, ecocompatibili e a basso tenore di carbonio.
I prodotti MHE sono assolutamente privi di tossicità, contengono solo sostanze chimiche per uso alimentare (in quantità e concentrazioni approvate) di un tipo che si trova nei prodotti alimentari giornalieri, ad esempio uva, frutta e pane.
I prodotti si basano su alimenti che sono stati consumati dall’uomo per migliaia di anni senza alcun impatto negativo sulla salute o sull’ambiente.
In pratica imitano dalla natura alcuni funzionamenti fondamentali.