“Mio padre, che non c’è più, nel 1969 ultimò dei lavori per gli IACP di Reggio Calabria. La rata di saldo certificata dello stato finale (circa 15 milioni di lire di allora) e regolarmente fatturata non è mai stata pagata. La causa è stata decisa in primo grado dal tribunale, ma non hanno pagato. Ora siamo in Corte d’Appello. Nel frattempo, qualche anno fa, feci ricorso al Tribunale dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo che mi diede ragione e condannò lo Stato Italiano per negata giustizia. Ma in Italia se ne sono altamente fregati e la questione oggi ancora langue in Corte d’Appello. A questo punto mi aspetto che quando avrò vinto in secondo grado, gli IACP ricorrano pure in Cassazione, per guadagnare ancora qualche annetto. Purtoppo mio padre non ha fatto in tempo ad avere soddisfazione e neppure io farò in tempo. Sto per andare in pensione e la causa la proseguirà mio figlio. Per ora sono 44 anni, ma sicuramente non finiremo prima di mezzo secolo.” Paolo C.
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