Le gomme tagliate alla macchina di una bambina disabile (09:00)
Cosa c’è di più ignobile del tagliare le gomme a una macchina utilizzata per il trasporto di una bambina disabile? Una vendetta, ripetuta più volte, perché la mamma ha chiesto l’intervento dei vigli quando trovava il posto macchina occupato abusivamente. I disabili devono morire nelle loro case per questi bastardi urbani. Quelli che occupano gli scivoli per un caffè o per il giornale (“un minutino“), che parcheggiano sui marciapiedi, già stretti, impedendo il passaggio delle carrozzine. Il disabile non può entrare nei negozi, accedere ai mezzi pubblici, spostarsi senza l’aiuto di amici o familiari. E’ carcerato a vita nel suo appartamento. Se un Paese si giudica per i servizi e l’attenzione verso i più deboli, l’Italia è fuori concorso, ha già vinto la maglia dell’indegnità. E anche quelle dell’indifferenza e dell’arroganza. Se fai notare a qualcuno che blocca il passaggio a un disabile con la sua auto, ti insulta e ti grida di farti i cazzi tuoi.
Intervista a Elena Muser De Luca, mamma di Rebecca:
Vendetta contro una disabile(espandi | comprimi)
Buongiorno a tutti, sono Elena Musera De Luca, sono la mamma di Rebecca Zoi De Luca, una bambina di 5 anni affetta da atrofia muscolare spinale di secondo livello.
Negli ultimi giorni Rebecca è stata più volte citata da Il Corriere della Sera, ci sono stati articoli e sono state varie interviste perché, poco prima che ci fosse il ballottaggio, Rebecca ha espresso il desiderio di parlare con il Sindaco Pisapiaperché voleva parlargli del fatto che a Milano ci sono troppe barriere e che lei non parlava soltanto a nome suo, ma di tutti i disabili.Cè poi stata lopportunità di andare a Il Corriere della Sera con Vivi Milano a parlare con il Sindaco, lei è intervenuta, il Sindaco si è impegnato personalmente spiegando che al momento ha formato una task force per risolvere questi problemi per tutti i disabili di Milano. Poi è nato il fatto che noi sotto casa abbiamo un parcheggio disabili numerato e che spesso troviamo le gomme della macchina tagliate perché chiamo i Vigili Urbani e faccio rimuovere le macchine che parcheggiano nel nostro parcheggio sabato numerato. Il Corriere della Sera ha fatto un bellissimo articolo e Franco Bomprezz,i che lavora con il Sindaco Pisapia per la disabilità, ha scritto una lettera aperta a Rebecca in cui diceva che si stanno facendo tante cose e che miglioreranno, noi lo speriamo vivamente per tutti i disabili di Milano. Lunedì sera è venuto Franco Bomprezzi con lAss. Granelli e il Capo dei Vigili Urbani di Milano, per parlare del fatto che devono migliorare le cose, devono essere rifatte le segnaletiche, perché purtroppo linciviltà è tanta, mi stupisco come una persona possa pensare di parcheggiare in un parcheggio disabili, non capiscono che la disabilità è un problema, io farei molto a meno del parcheggio disabili numerato, però mia figlia non cammina e è su una carrozzina dalletà di 3 anni, prima era in passeggino, adesso ha imparato con la sua carrozzina elettrica a girare per casa, fa una vita pressoché normale però le barriere sono ovunque, le metropolitane, quasi tutte le stazioni non sono accessibili a disabili, a scuola ci sono barriere, ovunque ci sono barriere, negozi di nuova apertura che si piccano di essere tanto pro ecologia e quantaltro, però fanno negozi con dei gradini alti 20 centimetri dove mia figlia non potrà mai entrare, vorrà dire che non spenderemo i soldi da loro. Dovrebbero farlo tutti, bisognerebbe fare degli embargo per far capire alle persone normali che ci sono persone che hanno delle disabilità che non sono però diverse da noi e che hanno tutto il diritto come noi di poter fruire della città, questa è la cosa che mi sta più a cuore. Fortunatamente noi abitiamo in una zona centrale, abbiamo una casa grande, Rebecca si può fare delle belle vacanze e quantaltro però ci sono delle situazioni di bambini che sono tremende, bambini che vivono in periferia, bambini che quando si rompe lascensore del palazzo non possono uscire di casa, quando i genitori non hanno 400 Euro per comprare le rampe che aiutano la carrozzina a salire sulla macchina non possono uscire da casa e caricare la carrozzina sulla macchina, conosciamo molte di queste realtà. Infatti noi abbiamo una Onlus e con la nostra Onlus io e mio marito raccogliamo fondi, un po li devolviamo alla ricerca e un po li diamo per progetti per aiutare famiglie in difficoltà per pagare la fisioterapia ai bambini Sma che non se la possono permettere, perché sappiamo benissimo che i centri Uonpia in Italia hanno del personale che non è probabilmente allaltezza di curare tutte le patologie, ma non per colpa loro, ma perché non cè formazione, conseguentemente noi ci avvaliamo di una fisioterapista privata di un centro di Milano da quando Rebecca ha 9 mesi, la seguiamo e tutte le volte che sappiamo che cè un bambino Sma in difficoltà che ha bisogno di fisioterapia, noi come tthonton diamo i soldi a Abiliche è questo centro dove Rebecca va da quando è nata e loro si prendono in carico i bambini.
Milano lontano dall’Europa(espandi | comprimi)
Ci sarebbero tante cose da fare, tante cose belle, cosa che vorremmo fare è fornire un pulmino, logato Smarathon, lo doneremo a chi ne avrà bisogno, a un ente, poi ho scoperto tante cose parlando con lAssessore, non sapevo che ci sono tanti servizi del comune ma nessuno ci ha mai informato, manca linformazione, manca la cultura e spero vivamente che nel 2011 qualcosa cambi.Mia figlia ha 5 anni, vedremo tra 5 anni quando avrà 10 anni, quando finirà le scuole elementari cosa Milano avrà cambiato in questi 5 anni, spero tanto non soltanto per i disabili, ma proprio per tutti, perché cè un mood in Italia che è molto negativo che mi preoccupa e mi fa pensare che forse fanno bene alcune mie amiche che hanno deciso di rimanere allestero. Io amo questo paese, ci voglio rimanere, amo la mia città e spero che migliori per tutti, direi che questè la cosa che mi sta più a cuore.Ho saputo che cè la possibilità di avere un aiuto nel senso che giustamente Franco Bomprezzi, mi ha detto: Non è giusto che tutto gravi sulla famiglia, e io lo ringrazio, non sembra facile ma io e mio marito lavoriamo, abbiamo due lavori che ci impegnano, abbiamo una bravissima tata, però per esempio il mercoledì Rebecca deve andare a fisioterapia. Io preferisco essere presente ma anche perché so la fatica di caricarla in macchina, scendere, fare e non voglio che tutto gravi su qualcun altro. Capita a volte che non posso andare per cui cè mio marito, ma la volta che capiterà che nessuno dei due può, lui mi ha detto che si può comunque chiamare dei servizi che vengono a prendere la bambina, che la portano, sono dei volontari. Rebecca inizierà le scuole elementari a settembre, la dirigente della scuola mi ha detto che Rebecca ha diritto a 28 ore di insegnamento con linsegnante di sostegno, però il tutto prevede 40 ore la settimana perché andrà a scuola dalle 8,30 alle 16,30 e mi ha detto: Vedremo se il comune o quantaltro ci assegneranno un assistente. Ho fatto presente allAssessore che noi abbiamo una tata super, da quando Rebecca è nata, conseguentemente se ce lo permettono noi vorremmo che la tata coprisse quei due o tre pomeriggi perché: 1) più volte ci è capitato di avere delle persone che non sono in grado di gestire Rebecca, Rebecca non cammina, Rebecca deve essere presa in braccio, deve essere portata in bagno, deve essere imboccata perché fisicamente dopo un po si stanca altrimenti non mangia, ha bisogno di assistenza al 100%, le può scivolare il piedino dalla carrozza, deve avere qualcuno che glielo tira su, può magari cadere la testa indietro, lei non ce la fa a tirarla su, ha bisogno di aiuto, la mia speranza è che trovi sempre delle persone capaci di gestirla, per cui ho anche detto: Sentite, visto che ci sono stati tanti tagli, visto che non avete i soldi, noi possiamo assolutamente chiedere alla nostra tata, invece di stare a casa a aspettarla, di andare quelle due ore in cui lei non ha copertura a scuola a aiutarla. Spero che si possa fare, spero che non siano così rigide da iniziare a dire: Eh ma se cè un caso poi ce ne saranno altri. Ma ben vengano gli altri casi perché ci sono famiglie che hanno le possibilità e che possono aiutare i loro figli e che possono magari sgravare il comune dal fatto che mancano i soldi.
Il morbo della violenza(espandi | comprimi)Il mio sogno sarebbe unItalia più civile, il tutto dovrebbe partire non solo dalle sfere alte, ma da tutti noi, tutti questi litigi, questa violenza, questa ignoranza ormai è radicata, non è solo una questione che parte dalla famiglia, ma dalle scuole e dalle istituzioni, certo è che se alla televisione si vede soltanto gente che litiga non solo in trasmissioni ma anche in Parlamento,è proprio generalizzato, mi auguro veramente che la gente capisca che la vita è bella, è veramente bella, basta però rispettarsi, rispettare tutti, rispettare tutto. Per me è inconcepibile che qualcuno mi tagli le gomme, non ero arrabbiata, ero amareggiata, ero triste, ma comè inconcepibile che una persona venga aggredita per strada, comè inconcepibile che dei ragazzini di 16 anni violentino una ragazzina di 15 e si dice che vengano dalle famiglie bene, mi fa paura questo, mi fa molta paura perché mia figlia ha 5 anni e pur avendo unintelligenza incredibile purtroppo ha una disabilità che potrà essere un problema verso gli altri, ma per lei non è un problema, spero veramente che la gente capisca che il senso civico è la cosa più importante al mondo e che bisogna rispettarsi sempre e comunque!