“La monaca tibetana che si dà fuoco penso sia l’emblema dei nostri giorni. E non è solo un fatto di Tibet e Cina, ma credo sia quello che ci sta travolgendo: la crisi mondiale. La repressione cinese in Tibet è vergognosa e fa specie vedere come i tibetani si immolino per difendersi. Ma atti di tale gravità sono veramente inauditi. Dove stiamo arrivando? La disperazione può prendere così facilmente il posto della ragione? Vorrei confessarvi che ho un figlio di 5 anni e un lavoro non più stabile. Non oso neanche immaginare cosa potrei fare senza uno stipendio, senza la possibilità di potermi prendere cura di lui. Potrei essere un disperato da un giorno all’altro se il mio datore di lavoro mi lincenziasse (come per altro ha fatto già con tre miei colleghi). Che brutto mondo, il nostro”. Mattia R.