Eventi estremi come ondate di calore continueranno ad aumentare in frequenza, intensità, durata ed estensione spaziale nei prossimi decenni. Ci si aspetta quindi che le generazioni più giovani affronteranno più eventi di questo tipo nel corso della loro vita rispetto alle generazioni più anziane.
Ora, un team di scienziati europei ha sviluppato il sito interattivo MyClimateFuture per simulare il “futuro climatico” che ci aspetta. Gli utenti potranno scoprire il clima che sperimenteranno, a seconda dell’età, del luogo in cui vivono e dell’intensità del riscaldamento previsto.
Tutto quello che bisogna fare è inserire il proprio anno di nascita, il luogo di residenza e scegliere tra i tre scenari di riscaldamento globale proposti : uno scenario a +1,5°C di riscaldamento, un altro a +2°C e il più pessimista di tutti, purtroppo realistico, a +3,5°C.
Il risultato apparirà in alcuni grafici. I dati sono calcolati da cinque modelli di simulazioni climatiche e previsioni dell‘Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’organismo intergovernativo e scientifico la cui missione è valutare il cambiamento climatico.
Con un riscaldamento che raggiunge +1,5°C, un trentenne che vive in Europa sperimenterà 9,1 volte più ondate di calore, 3,2 volte più siccità o 1,5 volte più incendi boschivi e inondazioni rispetto a un mondo senza riscaldamento da gas serra. In un mondo a +3,5°C, questa stessa persona sperimenterà 14 volte più ondate di calore, 3,7 volte più siccità, 1,7 volte più incendi boschivi, 1,4 volte più inondazioni o addirittura 1,1 volte più carenze agricole.
Ovviamente, i risultati cambiano in base all’età e all’area geografica. Con un aumento della temperatura di +3,5°C, una possibilità prevista prima del 2100, un bambino, nato nel 2023 in Europa, sperimenterà 33,5 volte più ondate di caldo e 8 volte più siccità. Con lo stesso scenario, un bambino, nato nel 2023 in Medio Oriente e Nord Africa, affronterà 56,3 volte più ondate di caldo e 16,7 volte più siccità.
Provate qui il sito: https://myclimatefuture.info/