Qualche dato. Il M5S è nato meno di 5 anni fa. Conta oggi circa 2.000 eletti nelle istituzioni. Molti sindaci, anche in capoluoghi di provincia, E’, senza discussione, il secondo gruppo politico italiano e ha inviato 17 europarlamentari a Bruxelles. Nelle ultime elezioni comunali ha conquistato tre città importanti come Livorno, Civitavecchia e Bagheria, dopo Parma e Ragusa. E’ vero… non è ancora al governo… ma nessuno nella storia repubblicana ha avuto un successo così rapido senza aiuti economici e avendo contro tutta l’informazione e tutti i partiti, ormai omologati in “Sistema“. Berlusconi nelle elezioni europee ha fatto campagna elettorale CONTRO il M5S, non gli interessava far vincere Forza Italia, ma far perdere il M5S, FI è stato la mosca cocchiera di Renzi.
Dal dopo elezioni non c’è ora, minuto, in cui non appaia un titolo sul MoVimento spaccato, sulle divisioni, sugli errori, sui flop, su fazioni interne che chiedono la testa di questo o di quello. I virgolettati di dichiarazioni mai fatte dagli eletti si sprecano, l’obiettivo è di far credere che il M5S sia finito e di alimentare spaccature interne. I pennivendoli di regime fanno il loro dovere, ma all’interno del M5S alcuni si fanno trascinare in polemiche sterili per affermare una propria alterità, marcare un territorio, un’indipendenza ostentata. Il M5S non ha bisogno di queste persone, ma di chi mantenga la barra dritta e valuti e valorizzi le cose positive fatte in questi anni, che sono molte, a partire da un’opposizione parlamentare, assente in Italia da decenni. Il funerale del M5S non è ancora stato celebrato in quanto manca il morto che al contrario, gode di ottima salute. Malpancisti, disfattisti e fautori dell’implosione pro domo loro hanno solo l’imbarazzo della scelta, i pennivendoli li intervisteranno, i partiti li accoglieranno a braccia aperte. Con loro vinceranno più di Cesare, più di Annibale, più di Veltroni, più di Vendola.
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