Il colosso svedese Ikea ha annunciato che entro il 2020 eliminerà tutta la plastica monouso presente nei suoi prodotti e si impegnerà al ripensamento delle sue produzioni secondo i principi dell’economia circolare, con l’obiettivo di utilizzare solo energia rinnovabile e materiali riciclati entro il 2030.
L’obiettivo sarà quello di ridurre l’impatto climatico dei negozi e di altre attività dell’80% in termini assoluti entro il 2030 rispetto al 2016.
Attualmente il 60% della gamma IKEA si basa su materiali rinnovabili, mentre quasi il 10% contiene materiali riciclati.
Le materie prime sono responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra di IKEA e, oltre a prolungare il ciclo di vita potenziale dei suoi prodotti, rappresentano le maggiori opportunità per ridurre l’ impatto sull’ambiente.
Insieme alla graduale eliminazione della plastica non riciclata, l’azienda implementerà cambiamenti che vanno da una colla più verde nei pannelli truciolari e più cibo vegetariano nei suoi ristoranti.
“Diventare veramente circolari significa soddisfare i mutevoli stili di vita delle persone, prolungare la vita di prodotti e materiali e utilizzare le risorse in modo più intelligente – sostiene Lena Pripp-Kovac, Sustainability Manager del gruppo svedese -. Per mettere in pratica questi principi progetteremo tutti i prodotti fin dall’inizio per essere riutilizzati, riparati, riqualificati per altri usi, rivenduti o riciclati”.
“Il cambiamento sarà possibile solo collaborando e coltivando l’imprenditorialità – aggiunge il CEO Torbjörn Lööf . Siamo impegnati nel guidare questo processo lavorando tutti insieme, dai fornitori di materie prime fino ai nostri clienti e partner”.
Anche marchi globali come H&M, Coca-Cola e Sony si sono impegnati a rispettare obiettivi che mirano a limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius – l’obiettivo fissato nell’accordo di Parigi del 2015.